venerdì 31 dicembre 2010

Riepilogo Missioni

La Compagnia del Fato di strada ne ha fatta anche se finora la sua fama è rimasta confinata alla piccola cittadina di Rhoona poiché delle ultime avventure nella valle Ombrosa pochissimi sanno.
Molti sono stati i suoi successi e la lista di cose da fare diventa ogni giorno più lunga.
Rimangono tutt'ora attive le missioni di questo post precedente al quale se ne sono aggiunte delle altre:
  • L'oracolo Enfethis vi ha chiesto di trovare il pugnale di Cratos, suo fedele servitore fino alla morte, e di sigillare il suo tempio e la sua tomba sotto alla cascata dell'Unicorno per sempre, in cambio vi avrebbe dato un pezzo della chiave per un altro mondo e un'avventura che vi porterà a Dio.
  • Valish, anziano chierico e capo tribu degli elfi di Asgard, vi ha chiesto di liberare i suoi giovani compagni portati alla Rocca Oscura.
  • Staul la Guida della GN è stata liberata ed è tornata a Bergen promettendovi che avrebbe parlato di voi al Jarls e di come lo avete libearto dai disertori. Vi ha chiesto di passarlo a trovare quando sareste tornati a Bergen.
  • Se Jarls Emil Doepler sta meglio, dovreste ancora ritirare 500 Guldan...
Alla prossima :)

La guerra dei Troll

Heve
Con l'aiuto degli elfi di Asgard avete dato degna sepoltura alle cavie usate per il rituale dal Corvo ed avete completato l'esplorazione della rocca (alcuni direbbero la razzia). Tra i 21 elfi sopravvissuti due si sono distinti, Lonar un chierico che ha fatto da portavoce e Heve probabilmente una guerriera veterana lesta con l'arco.
Khaless, durante l'ispezione della stanza del Corvo, ha trovato tra gli indumenti lussiosi stipati in un armadio una lettera d'invito per una serata di gala a Bergen presso il palazzo dello Jarls Emil Doepler. La lettera è indirizzata ad Amestris ma purtroppo il ricevimento si è tenuto oramai un mese e mezzo fa. Certamente un importante indizio per scoprire qualcosa di più sul Corvo, i suoi interessi e alleati. Nella stanza non si è trovato quasi nulla di valore tranne una mappa indicante gli scavi portati avanti da Dentedifetto e Agrid alla ricerca delle reliquie. I luoghi sono tutti conosciuti e già stati visitati tranne uno, il picco di Kurtulmak.
Lasciata la rocca alle proprie spalle la compagnia allargata di Elfi e avventurieri discende la valle verso la cascata dell'unicorno. La compagnia avrebbe dovuto riportare il pugnale di Cratos a Enfethis e sigillare per sempre il tempio ma purtroppo del pugnale alla rocca non avete trovato traccia. All'esterno della cascata però sono fresche di tre giorni delle impronte di drago adulto e non è la prima volta che vedete in questi luoghi un drago. Oramai impavidi vi avventurate sotto alla cascata in cerca di avventura ma con gran delusione scoprite che nessun drago è rimasto ad aspettarvi, al suo posto trovate un messaggio per Dentediferro lasciato da Zannabianca (il drago?) "come da accordi procedo verso il picco di Kurtulmak". Il picco di Kurtulmak diventa sempre più un luogo affollato!
Dopo esservi riposati riprendete il cammino verso Bergen ma un'altra sorpresa vi attende..un esercito di Troll devasta e razzia tutto ciò che incontra in direzione di Bergen. Non conoscete quanto vasto sia il fronte e gli stessi elfi ritengono poco sicuro avventurarsi verso il villaggio di Asgard, decidete pertanto tutti assieme di dirigervi verso ovest. La vostra speranza è di arrivare a Rhoona e da qui lungo la strada del Re arrivare a Bergen.
Ancora lunghi giorni di marcia al gelo vi attendono.

mercoledì 22 dicembre 2010

La fuga del Corvo

Il Campione di Thanatos era un oscuro HobGoblin votato al combattimento e allo sterminio dei nemici del suo Signore.
Lo stesso Dentediferro era stato benedetto dal potere di Thanatos, ma non era riuscito a sfruttarlo appieno.
L'HobGoblin non era spaventato dai colpi che subiva, anzi ne era esaltato e il suo potere sembrava accrescere sempre più minuto dopo minuto.
Nonostante ciò trovandosi difronte ai temibili nemici del suo Signore, sapeva qual era il suo compito.
Far guadagnare più tempo possibile al Corvo al fine di permettergli di aprire il portale, la cerimonia era quasi al culmine, bastavano solo altri pochi minuti, poi avrebbe incontrato il suo signore nell'aldilà.
Sconfitto l'emissario del Corvo, gli avventurieri del fato scesero nel pozzo per la battaglia finale.
Ma il male oramai era inarrestabile, il rito si concluse sotto agli occhi attoniti degli avventurieri che non riuscirono ne a salvare l'ultima elfa mancante all'appello (ma nessuno aveva tenuto i conti sigh!), ne a sconfiggere il Corvo complice anche il pasticcio creato dall'elfa Helin e la sua nube velenosa (non esistono più i maghi da palle di fuoco).
Il Corvo burlandosi degli avventurieri rivela il motivo dell'apertura del portale, andare a Sigil dove avrebbe ottenuto un grande potere e detto questo... saltò al di là del portale.
Sigil? e..possiamo seguirlo?
Helin disse che la strada del Corvo non poteva essere seguita, solo i fedeli di Thanatos potevano attraversare il portale pena la morte all'istante.
Dopo aver chiuso il portale invertendo il rituale di apertura, gli avventurieri un pò frustrati per la fuga recuperano la statua dell'elfa Lorendell di Asgard e lo specchio di Nillio Sasys.

martedì 14 dicembre 2010

La cattedrale di Thanatos

Passare la statua guardiana di Thanatos è stata un'impresa ma lo è stato ancor di più far uscire Khaless dalla lavatrice. Dopo la lunga centrifuga Khaless ha giurato che non avrebbe più bevuto acqua in vita sua...e tanto meno fatto il bagno con l'acqua :)
10 corpi di elfi di Asgard completamente dissanguati stavano appesi alle pareti.
Nonostante la scena raccapricciante, l'elfa Helin completamente disinteressata dei corpi ha puntato direttamente alla grandi porte della cattedrale seguita dai suoi compagni "vi sarà tempo per i morti, pensiamo ai vivi".
Il pavimento era cosparso di sangue, da 8 gabbie contenenti 8 elfi in fin di vita colava il sangue convogliato da degli scoli verso una grande voragine dalla quale saliva un canto di morte.
La battaglia immediata ha contrapposto la compagnia del Fato ad un'orda di vampiri ed alcuni servitori oscuri comandati da un sacerdote di Thanatos.
Sotto i pesanti colpi degli avventurieri i seguaci di Thanatos sono caduti uno dietro l'altro ma purtroppo per gli elfi non c'è stato nulla da fare.
Dalla voragine intanto emerge un nuovo nemico armato di falce e circondato da un'aura putrescente... un hobgoblin Campione di Thanatos!!!

giovedì 9 dicembre 2010

La liberazione degli elfi

Lottando contro il tempo, stanza dopo stanza, la Compagnia del Fato ha affondato la propria lama nelle viscere della Rocca oscura sconfiggendo le orde di hobgoblin rintanate nell'oscurità.
Nonostante l'impegno di tutti, i pericoli affrontati si sono rivelati troppo ardui e la tattica usata per penetrare ha consumato velocemente le forze di tutti.
La liberazione di 21 elfi di Asgard non ha mitigato il senso di insoddisfazione di Lit che ha più volte incitato il paladino a fare del suo meglio, tuttavia le ferite sui corpi dei propri compagni testimoniano che si era giunti al limite.
Gli elfi di Asgard hanno raccontato di essere stati portati alla rocca in 40, 10 sono morti torturati dal corvo mentre 9 devono essere rinchiusi nella cattedrale sotterranea dove si sta svolgendo il rituale di apertura del portale.
Ad un passo dal Corvo e dalla cattedrale sotterranea, gli avventurieri hanno trovato riparo nell'oscurità concedendosi un pò di riposo prima della battaglia finale.
Alle spalle una vallata popolata da troll, davanti l'oscurità del dungeon...

giovedì 2 dicembre 2010

La fine di Dentediferro


Sfuggito alla Compagnia del Fato alla cascata dell'Unicorno, Dentediferro ha trovato rifugio presso il suo signore alla Rocca Oscura.
Il Corvo andò su tutte le furie per il fallimento del suo sottoposto che aveva perduto un importante avamposto come la tomba di Enfethis.
Dentediferro fu degradato e sbattuto nella neve a guardia delle mura della Rocca.
Quando gli avventurieri si presentarono maldestramente alla Rocca, il tozzo goblin vide la possibilità di riacquistare prestigio agli occhi del suo signore.
Attese che le forze degli invasori fossero fiaccate dai troll della vallata e poi decide di intervenire per dare loro il colpo di grazia con un pugno di guardie, senza avvisare gli hobgoblin stanziati nei sotterranei della Rocca..
Nonostante ciò, gli avventurieri si dimostrarono più forti e coriacei di quanto ricordasse e perì senza fama alcuna sotto ai loro colpi.
Così morì Dentediferro e in parte la morte di Ainwen fu vendicata.
Nel frattempo la Rocca fu protagonista di uno strano fenomeno atmosferico, un mulinello d'aria molto forte ma non quanto un tornado, ha circondato completamente le sue mura.
Secondo l'elfa Helin, questo potrebbe essere un segno dell'inizio del rituale di apertura del portale verso gli inferi... cosa "diavolo" staranno architettando in quella torre?

mercoledì 24 novembre 2010

Battaglia alla Rocca Oscura


Mentre in un altro universo il Master si sposava, alla Cascata del defunto Unicorno un gruppo di pavidi avventurieri decideva di affrontare il pericoloso cammino verso la Rocca Oscura.
L'elfa Helin temeva infatti per la sorte della sua tribu, la stirpe di Asgard!
Tornare a Bergen, secondo il gruppo, non sarebbe stato meno pericoloso che andare verso la rocca e le teste mozzate dei ricercati erano già da un pezzo divenute irriconoscibili (mi sa che la taglia..puff).
Dopo due giorni di viaggio in mezzo ai boschi gelati, evitando lupi ma soprattutto i troll, le macerie della rocca furono individuate sul fianco di una montagna.
Nonostante le dovute cautele, Lit, durante un giro di perlustrazione alla rocca, fu scoperto da alcuni Hobgoblin di guardia.
Dei 4 hobgoblin individuati, solo 2 inseguirono Lit trovando la morte sotto alle potenti magie di Helin.
Ma presto ne sarebbero arrivati altri...
Le possibili opzioni individuate dagli avventurieri furono 3:
1. travestirsi da Hobgoblin e penetrare nella rocca (il master quasi piangeva commosso per l'idea).
2. trovare un punto riparato vicino alla rocca, aspettare che una pattuglia uscisse alla ricerca dei compagni e penetrare nella rocca approfittando della dispersione delle forze nemiche (il master interessato ascoltava l'idea).
3. attendere sul posto che arrivassero altre guardie dalla rocca tendendo loro un'imboscata (il master ha cominciato a credere che la sfida di abilità vinta per giungere fino alla rocca fosse falsata da tiri di dado fortunati).
LA BATTAGLIA: Una pattuglia di 7 hobgoblin uscì dalla rocca alla ricerca dei due compagni scomparsi muovendosi sparpagliata per non cadere vittima di attacchi ad area.
L'imboscata degli avventurieri ebbe successo e sotto ai primi colpi caddero due nemici, mentre dalle retrovie un arciere nemico sparò un segnale luminoso in cielo.
La scaramuccia impari per gli hobgoblin ebbe una svolta dopo circa mezzo minuto.
Un troll emerse dai boschi ed attaccò gli avventurieri...panico?
Dopo qualche scambio di fendente arrivarono altri due troll e poco dopo un quarto troll arrivò di corsa.
La Compagnia della Mano del Fato utilizzò molte energie e risorse per non cadere vittima di questi temibili mostri e quando la battaglia sembrava conclusa, emersero dai boschi i rinforzi arrivati dalla rocca guidati da una vecchia conoscenza: Dentediferro!!!

mercoledì 3 novembre 2010

Si riprende ;)

 
Dopo la pausa matrimoniale...
...e del viaggio di nozze, riprendiamo da dove eravamo rimasti... da dove? ah già dai famosi nanetti da giardino gozzoviglianti :-)))

lunedì 11 ottobre 2010

I 9 inferi

Lo strano marchingegno era simile ad una pesante sfera metallica di circa tre piedi di diametro, cava all'interno e divisibile in due parti. La parte inferiore conteneva al suo centro un piedistallo in cui la pesante lanterna magica, ritrovata nel tesoro poche ore prima, si incastrava perfettamente. La parte superiore della sfera invece era intagliata. Gli intagli (o buchi se preferite) erano della stessa forma delle rune incise sulle pareti della tomba di Enfethis.
La Compagnia del ha fatto ritorno alla tomba di Enfethis e dopo aver posto la lanterna all'interno della sfera, Helin ha acceso con i suoi poteri la lanterna magica. Un sonno profondo, magico, è calato sui presenti trasportando i loro spiriti nella dimensione onirica. Lit, il primo che si è lasciato coinvolgere dal sonno fatato, ha incontrato Enfethis che gli ha parlato così:
"Sono Enfethis, Cercatore Eterno, Discepolo di Perla.
Nella mia vita ho cercato la Sapienza Divina, l'ho trovata, ma questa ha consumato le mie spoglie mortali ed ora esisto come scintilla divina o se preferite, ORACOLO!
La tomba di Cratos mio fedele servitore in vita e guardiano del mio spirito, è stata profanata, è stato sottratto il suo pugnale al fine di celebrare un rituale di apertura di un varco per i 9 inferi.
Il rituale è descritto nelle pergamene di Niohogrr e necessita per essere compiuto dello specchio di Nillio Sasys, del pugnale di Cratos, della statua dell'elfa Lorendell di Asgard.
Riportatemi il pugnale e sigillate per sempre il mio tempio, in cambio vi darò un pezzo della chiave per un altro mondo e un'avventura che vi porterà a Dio."
Terminato il rituale, la Compagnia del fato si trovò davanti ad una decisione, tornare a Bergen per i rifornimenti ed avvisase il Jarls oppure dirigersi verso la Rocca Oscura per salvare la tribu di Asgard e fermare Dentediferro, Agrid e il Corvo?

mercoledì 6 ottobre 2010

Enfethis

E' una storia che si perde nella notte dei tempi, quando un clan di elfi scuri provò a uscire in superficie nel Vestland e dovette affrontare orde di orchi per la sopravvivenza.
A quel tempo il Vestland era per lo più una terra selvaggia senza strade e con qualche villaggio lungo le coste.
Il leader che guidò il clan si chiamava Enfethis ed era un chierico di Perla.
Unì gli elfi e li guidò contro gli orchi, bonificò la terra in cui gli elfi decisero di abitare dai mostri, ottenne la fedeltà di un drago figlio terreno di Perla il cui nome era Cratos e che visse al suo fianco anche dopo la morte.
Si sposò con due bellissime elfe ed infine cercando l'eternità acquisì la sapienza, che però consumò il suo corpo fino a condurlo alla morte.
Il suo spirito tuttavia sopravvisse alla morte del corpo e divenne un oracolo.
Le creature capaci di vedere la dimensione del sogno potevano interloquire con lui chiedendo cose del passato, del presente o del futuro, con questa regola:
Ogni creatura può chiedere una domanda "a vita": chiedendo qualcosa del passato si perde per sempre qualcosa che manca, chiedendo qualcosa del futuro si perde per sempre qualcosa che si ha in abbondanza, chiedendo qualcosa del presente si perde per sempre qualcosa che si ha in giusta misura.
I Chierici di Perla costruirono un artefatto magico legato alla tomba di Enfethis tramite il quale era possibile entrare in contatto con la dimensione del sogno e porre delle domande all'Oracolo.
Tuttavia la sapienza deve essere gestita e non abusarono mai dell'Oracolo limitando le consultazioni agli eventi importanti.
La vita in superficie per il clan di Enfethis però non fu facile e dopo aver perso la sua guida si sfaldò e decise di ritornare nel mondo cavo.
A custodire la tomba rimase Cratos con alcuni draghi giovani suoi figli, Nilliosasys, Nimorcratys e Niohogrr.
Di quel clan non si seppe più nulla e neppure di Enfethis, la sua tomba fu custodita per secoli fino a che memoria umana non la dimenticò e lo stesso Cratos e i suoi figli passarono a "miglior vita".

mercoledì 29 settembre 2010

La Tomba di Enfethis

Il passaggio verso la superficie viene liberato dagli elfi di Asgard guidati da Valish e da una giovane elfa dal forte carattere. L'elfa rivela di essere Helin, un'elfa anch'essa di Asgard che era alla ricerca della sua tribu.
Helin ha studiato per anni al Collegio Uppsala di Norrvik e ignorava il fato capitato alla sua tribu.
Helin e Valish apprendono con dispiacere della morte di Ainwen, ritenuta dall'anziano chierico un emissario di Thendara destinato a ricondurli nel paese degli dei.
Nonostante la brutta notizia Valish conviene che la missione di Ainwen deve continuare e chiede a Helin di seguire gli avventurieri nella loro impresa e di liberare il resto della tribu.
Il giorno seguente, l'esplorazione del tempio continua e l'appoggio della maga è determinante per aprire la stanza sepolcrale di Enfethis, l'elfo scuro che sembra essere stato seppellito in questo tempio con tutti gli onori.
Cosa si sa di lui? gran poco, dagli affreschi si apprende solo che è stato un forte leader, che ha guidato gli elfi scuri contro un popolo di orchi, che ha combattuto un drago nero e ne ha salvato uno verde che gli ha giurato fedeltà, che è stato sposato con due elfe scure e che la sua fama ha attirato l'attenzione delle divinità e che questa forse è stata la causa della sua morte.
E' stato sepolto con grande onore da un grande corteo di elfi scuri.
La tomba di Enfethis è protetta da una luce magica letale che disgrega ogni cosa vi passi attraverso...
Nella stanza vi sono diverse rune magiche luminescenti disegnate sulle pareti mentre al centro della stanza c'è un piedistallo vuoto.
Dopo aver dedicato un pò di tempo a questa stanza sepolcrale senza nessun risultato, gli avventurieri trovano la risposta all'enigma in una seconda stanza segreta non molto distante dalla precedente.
Un affresco mostra la stanza sepolcrale con uno spirito di un elfo circondato di luce adorato da un gruppo di elfi scuri prostrati al suolo.
Al centro della stanza sopra ad un piedistallo è posta una grande sfera che sprigiona in tutte le direzioni dei raggi luminosi.
Che diavoleria sarà mai questa???

martedì 21 settembre 2010

I guardiani del tempio...

Dopo aver bloccato il passaggio segreto, stanchi e demoralizzati, gli avventurieri della Compagnia del Fato trovano rifugio in una stanza dove depongono il corpo senza vita della giovane druida.
Durante il mesto riposo, tormentati dal senso di sconfitta, Lit si sveglia a causa di alcuni colpi di piccone uditi in lontananza. Stark allertato indaga con i compagni e scopre che i colpi vengono sicuramente al di là della volta caduta.
Chi sta liberando le macerie dalle scale? sono gli elfi di Asgard oppure Dentediferro con dei nuovi rinforzi?
Decisi a non rimanere con le mani in mano ad aspettare le risposta a quella domanda, solo una parola echeggia nei sotterranei: Vendetta!!!
Decisi più che mai a vendicare l'amica caduta in battaglia, la Compagnia del Fato si avventura nuovamente al di là del passaggio segreto per affrontare i guardiani e nonostante la dura battaglia, riesce ad avere la meglio.
Ma le difficoltà sono solo all'inizio, infatti i guardiani affrontati non sono gli unici e un'altro di invisibile e astuto tende loro una nuova trappola attirando gli avventurieri all'interno di un cerchio magico.
Il Diavolo spinato con alleate due iene demoniache, sperava di indurre gli avventurieri a spezzare il cerchio, ma grazie all'intuito di Stark l'ignobile creatura trova la meritata fine.
Dopo due combattimenti molto impegnativi gli eroi indugiano alla ricerca di un tesoro che non trovano e rimangono frustrati per aver dato molto e conquistato poco.

mercoledì 15 settembre 2010

senza via di scampo

Durante l'esplorazione dei sotterranei, sotto alla Cascata dell'Unicorno, la Compagnia del Fato è stata raggirata nuovamente da Dentediferro.
Sfruttando alcuni passaggi segreti il capo dei goblin adoratori di Thanatos, è riuscito ad intrappolare gli avventurieri nei sotterranei facendo crollare la volta delle scale alle loro spalle.
Alla ricerca di una possibile via di uscita, durante l'esplorazione dei sotterranei la Compagnia del Fato trova un'ampia stanza affrescata con scene di un corteo funebre di elfi scuri diretti all'entrata di una tomba sotterranea.
Cercando nell'ampia stanza, l'occhio allenato di Khaless distingue i contorni di quello che sembra essere un passaggio segreto costruito di recente, celante dietro di esso la maestosa ed inquietante entrata della tomba.
Aimè nonostante la stanchezza gli avventurieri decidono di aprire l'inquietante porta (protetta da trappola) e di esplorare la tomba incontrando i suoi guardiani.
Due seguci infernali e un teschio fiammeggiante sbucano dai corridoi della tomba attaccando mortalmente Ainwen con le loro fiamme mortali.
Ainwen esala l'ultimo respiro mentre la disperazione appare negli occhi di Stark e dei suoi compagni.
Dopo qualche scambio di fendenti la Compagnia del Fato sceglie la ritirata chiudendo il passaggio segreto alle proprie spalle.
Con il corpo di Ainwen tra le braccia Stark si abbandona ad un disperato silenzio...

domenica 12 settembre 2010

Punti di vista 3

Dalle cronache di Stark: "Dentediferro da sotto mia ascia sparito è!
Prima o poi lui trovare e mia ascia ancora mostrare.
Paladino e druida litigare su chi ha ragione, a me importa poco.
A me tesoro di Dentediferro interessa, grosso forziere con tanti guldan all'interno... che bei momenti.
Poi fame, druida non brava donna a cucinare, forse perché ha peli, questo particolare mi devo ricordare se donna prenderò un giorno.
Meglio elfi trovati in gabbia a cucinare, anche se loro lingua non capire.
Poi riposo poi ancora scale.
Elfo incomprensibile di tempio parla sotto a cascata protetto da mostri cattivi.
Druida nemmeno brava a mostri uccidere, forse perché ha peli, questo particolare mi devo ricordare se donna prenderò un giorno.
Donna di Stark bella deve essere, cucinare deve fare, uccidere mostri deve sapere, tutte qualità belle per donna.
Nano peli ha e bravo a uccidere mostri, forse Stark nana deve cercare, questo particolare mi devo ricordare se donna prenderò un giorno.

venerdì 10 settembre 2010

Punti di vista 2

Dalle cronache di Ainwen: "mentre il Galoppino di Kyagar si riposava per le botte prese, io e il piccoletto amico degli elfi e con tanto cervello, siamo usciti ad investigare al di fuori della cascata per scoprire tracce di superstiti o di Dentediferro in fuga. Dopo aver perlustrato ogni anfratto siamo rientrati ed abbiamo scoperto che Khaless stava intimorendo degli elfi prigionieri con la sua parlata gutturale.
Richiamando Thendara la nostra patrona ed usando parole di rassicurazione io e il piccoletto siamo riusciti a rassicurare gli elfi che quel nano coperto di sangue, non era malvagio ma solo un pò grezzo.
Liberati gli elfi e ricevuti da loro alcuni importanti indizi su di un tempio sotto alla cascata, ci siamo riposati sufficientemente per affrontare i sotterranei.
La presenza di Ainwen è stata ancora una volta determinante per l'esplorazione e il controllo del campo di battaglia in cui si è distinta con strategia e disinvoltura, spingendo le armature magiche nemiche all'interno di un pozzo.
L'esplorazione si è conclusa con una difficile battaglia alle soglie di una prigione sotterranea divenuta la tana di 3 behemoth, nonostante la strategia impeccabile, le bestie hanno ferito più volte Ainwen che ha pagato per il suo coraggio e spirito d'avventura, ma nessun pentimento si legge sul suo volto, Ainwen continuerà ad affrontare i pericoli infondendo coraggio ai suoi compagni ed aprendo la porta successiva".

giovedì 9 settembre 2010

Punti di vista

Dalle Cronache di Khaless: "mentre l'eroico nano senza paura metteva in sicurezza la grotta cercando eventuali nemici nascosti e pericoli imminenti, Lit e Ainwen erano usciti a giocare con le palle di neve davanti alla cascata.
L'esplorazione di Khaless ha dato ben presto i suoi frutti, grazie al suo intuito e alla sua prontezza di spirito.
Ammassati come animali, Khaless ha salvato da morte certa 21 elfi rinchiusi in gabbia e denutriti, nonostante ciò gli elfi hanno dimostrato più gratitudine alla druida pelosa che al prode Galoppino, accettando di parlare in elfico con l'ultima arrivata...
Nonostante l'ingratitudine, Khaless forte dei suoi principi, si volse verso l'oscurità della grotta e verso quella porta metallica che divideva la grotta dai sotterranei del tempio.
L'indomani, dopo un meritato riposo, Khaless assieme all'amico poco letterato proveniente dalle steppe del nord, guidarono l'esplorazione del nuovo dungeon.
Determinanti furono i suoi fendenti contro le armature animate, mentre il piccolo halfling o gnomo (un tipo dalla razza incerta, ma non siamo razzisti) e la druida pelosa si pavoneggiavano di non aver utilizzato i loro poteri più forti.
E come reagire davanti all'apertura dissennata di quella porta (non aprite quella porta, recita un famoso poema nanico) se non con qualche martellata ben assestata?
Ah druida, troppo avventata sei e difatti i lucertoloni ti hanno battuto per bene, ma grazie all'infinita saggezza di Kagyar ancora una volta sei stata salvata...
Con lo sguardo volto verso l'ennesima porta, pronto a martellare la mano della druida al primo accenno di apertura, Khaless guarda i suoi compagni soddisfatto delle sue imprese e della protezione che riesce a loro garantire... Anche oggi il mio scudo si è erto a difesa dei più debolipensa mentre una lacrima bagna la sua guancia".

mercoledì 8 settembre 2010

Il dungeon sotto alla cascata

Esplorando il covo di Dentediferro, oltre ad aver incontrato Valish e i superstiti della sua tribù (post precedente) Khaless trova ed apre con l'aiuto di Ainwen il forziere di Dentediferro dove erano custodite tre pergamene e molti guldan...
Dalle pergamene si apprende che Dentediferro ha un capo di nome Kalarel il corvo, il quale sta trattenendo a fatica i troll (le scorte di cibo stanno per finire) e nel mentre gli ordina di dare in pasto l'unicorno vivo al drago, sperando che sia di suo gradimento.
In una terza pergamena il corvo chiede ad Agrid di ritornare perché deve organizzare una spedizione al picco di Kurtulmak e di abbandonare la ricerca dello specchio del drago perché è una patacca.
L'elfo Valish invece narra agli eroi, del dungeon sotto alla cascata e del tempio in esso custodito.
Gli elfi hanno lavorato e scavato sulla tomba di un drago di nome Cratos alla ricerca del suo tesoro e del suo pugnale (un drago con un pugnale? mah!).
Valish non è mai entrato nel tempio e non ne conosce la locazione precisa, in compenso vi descrive una serie di  guardiani presenti nei cunicoli e alcuni mostri molto pericolosi, contro cui gli stessi goblin di Dentediferro hanno combattuto e che hanno ricacciato nelle profondità della terrà.
Valish mostra alla Compagnia l'ingresso del dungeon, una pesante porta di ferro...socchiusa.
Gli eroi scendono le scale alla ricerca di Dentediferro e dei segreti custoditi nel dungeon e si imbattono in alcune statue guardiane e nella tana dei Behemoth...
Ainwen gioca con una porta e scoppia la battaglia... l'esplorazione continua....

martedì 7 settembre 2010

La tribu di Asgard

Dopo la presunta sconfitta di Dentediferro, la Compagnia del Fato esplora le caverne al di sotto della Cascata dell'unicorno e trova 21 elfi denutriti rinchiusi in alcune gabbie.
Gli elfi sfiniti non rispondono agli stimoli della compagnia, fino a che Ainwen in elfico invoca Thendara la divinità elfica patrona delle razze silvane.
Uno degli elfi prende la parola e chiede aiuto, acqua e cibo per i superstiti della sua tribu.
L'elfo si chiama Valish ed è un chierico di Thendara, apprezza il vostro aiuto e quando si rassicura sulle vostre intenzioni vi racconta la sua storia.
La sua pacifica tribu due mesi fa è stata catturata da Dentediferro, erano circa 100 elfi; i giovani e forti sono stati portati alla Rocca Oscura mentre i vecchi e i bambini sono stati portati alla cascata come ostaggi per costringere i giovani a collaborare.
La tribu elfica si chiama Tribu di Asgard e la leggenda narra come questa tribu di elfi provenga da Asgard il piano divino in cui vivono gli dei nordici come Odino, Thor, Loki.
La tribu fu esiliata da Odino, ma Valish vi racconta che seconda la leggenda è stato un piano di Loki.
Nel sangue degli elfi è nascosto un segreto per il viaggio planare che il capo di Dentediferro vuole scoprire, segreto di cui Valish non è a conoscenza e ritiene non esista.
Degli elfi portati alla Rocca Oscura non si sa più nulla ed è molto preoccupato, invece dei 60 portati alla cascata con Valish ne sono rimasti in vita solo 21.
In questi due mesi di prigionia gli elfi sono stati usati come lavoratori nelle grotte sotto alla cascata.
Sembra infatti che sotto alla cascata si nasconda un tempio e una tomba di un drago il cui nome era Cratos, gli elfi hanno ritrovato il tesoro del drago e un pugnale che il capo di Dentediferro stava cercando.
Terminato il lavoro sembra che Dentediferro non avessi più bisogno degli elfi e li stesse lasciando morire di fame.
Ah proposito e Dentediferro? il riassunto continua con la sua ricerca in un nuovo post :)

venerdì 3 settembre 2010

Nell'oscurità...

echeggia una risata diabolica... venite, venite, liberatemi orsù, sento il vostro desiderio di potere e ricchezza... abbandonatevi a me, farò tutto per voi...

martedì 31 agosto 2010

Il fine giustifica i mezzi?


Dentediferro
Chissà cosa avrà pensato il paladino circondato dai goblin putrescenti mentre veniva colpito dal nuovo potere della druida..
Nonostante il risultato, (alcuni di loro sono rimasti colpiti a morte) quanto quel gesto lo avrà ferito?
Ma facciamo un passo indietro.
L'assalto alla cascata dell'Unicorno si è rivelato più difficile del previsto, oltre ai 6 goblin di guardia, da sotto alla cascata ne sono sbucati degli altri per un totale di 16 goblin putrescenti che hanno risposto all'attacco con violenza.
I goblin oltre ad avere il potere dell'aura necrotica, potevano disporre degli effetti di uno sconosciuto rituale di Thanatos.
Il rituale permetteva ad alcuni di loro posti all'interno di un circolo di pietre di sacrificarsi per permettere ad altri di resistere ai colpi degli avventurieri.
Nonostante ciò, l'esperienze e le capacità combattive della Compagnia del Fato hanno avuto la meglio su di loro.
I rinforzi dei goblin erano usciti da un passaggio nascosto dietro alla cascata ghiacciata (come nelle migliori tradizioni fantasy), ad Ainwen non sfuggì questo particolare e propose di proseguire con l'esplorazione.
Behemoth
Al di sotto della cascata le forze dei goblin erano altrettanto consistenti, anzi più toste e forti delle precedenti a causa della presenza di uno sciamano, di alcuni combattenti ben corazzati, di una creatura massiccia (un Behemoth) e della presenza del letale Dentediferro!
Abbagliati da un promettente bottino la Compagnia del Fato si getta nella mischia dando a fondo a tutte le proprie risorse ed energie, Michael cade sotto alle asce di Dentediferro, il paladino le prende da tutti, ma grazie ai suoi poteri curativi si rialza spesso in battaglia, anche Lit cade a terra ferito a morte.
La battaglia finale si svolge solo contro Dentediferro accerchiato dai sopravvissuti ed è Stark a dargli il colpo finale.
Nel mentre Dentediferro svanisce da sotto l'ascia del barbaro...

mercoledì 25 agosto 2010

All'inseguimento di Agrid

Dopo il difficile confronto con Agrid e la liberazione di Staul, la Compagnia del Fato aveva estrema necessità di riprendere fiato.
Riposare presso il Covolo del drago dopo la fuga di Agrid poteva essere rischioso e Ainwen ha preferito fare un giro di perlustazione per trovare un altro luogo di sosta.
Durante il suo giro però ha scoperto una radura dove si è svolta una battaglia contro... un drago.
I corpi delle vittime erano straziati e sparsi per decine di metri.
Tornata all'accampamento per riferire la notizia, la Compagnia si è divisa tra favorevoli e contrari a dare sepoltura alle vittime e tra chi voleva rimanere al covolo e chi voleva cercare un altro luogo per la notte tenendo conto che era già il tramonto.
Il cocciuto nano costituiva il fronte di chi voleva dare sepoltura alle vittime e nonostante il parere contrario dei suoi amici, partì da solo in mezzo alla neve, al buio e al freddo per raggiungere il luogo dello scontro.
Solo Ainwen lo segui dopo un lunga discussione con gli altri, che sfiniti abbandonarono l'idea di cercare un altro accampamento e si adattarono alle "comodità" del covolo.
Khaless nel frattempo, un pò come cappuccetto rosso, avventurandosi da solo nel bosco trova il lupo e... ne fa bistecche...ah poveri animali selvatici, dove sta il WWF in quest'ambientazione?!?
Seppelliti i corpi straziati dal drago, la compagnia si riunisce per dormire al covolo e la notte passa tranquilla.
L'indomani la Compagnia dovette prendere una difficile scelta, inseguire subito Agrid verso la cascata dell'Unicorno oppure dirigersi verso Bergen per intascare le taglie dei disertori e accompagnare Staul.
La scelta fu per l'inseguimento che si rivelò tutt'altro che facile, poiché la compagnia trovò per la prima volta tracce di Troll dopo un inverno abbastanza tranquillo.
Ainwen riuscì in molti casi a guidare la compagnia senza incappare nei troll fino a che l'incontro fu inevitabile.
In un'altra radura, luogo di uno scontro tra troll ed altri sfortunati viaggiatori, la Compagnia affrontò due troll.
Lo scontro si rivelò discretamente facile in 5 contro 2, ma almeno la compagnia dopo questa esperienza è divenuta consapevole dei suoi limiti e della sua forza (e anche il master :-)
Verso il tardo pomeriggio Ainwen trova finalmente la cascata dell'Unicorno sorvegliata da alcuni goblin... molto simili nell'aspetto agli Artigli di Corvo, ancora Thanatos?
Ma non fu questo a preoccupare gli avventurieri..durante il sopralluogo per studiare l'accampamento nemico la Compagnia del Fato ha visto spiccare il volo dalla cascata un drago bianco.

lunedì 23 agosto 2010

Dentediferro

Chi è Dentediferro?
Di lui si sa poco, la vecchia Azhazel (l'indovina del bosco) l'ha definito "pelleverde", altro non siete riusciti a scoprire se non che da tempo sta complottando contro Bergen e Rhoona.
Dentediferro è presente fin dalle prime avventure, anche se indirettamente.
Ha legami con gli Artigli di Corvo i quali hanno ucciso Erik Alfjord un chierico esorcista in viaggio da Bergen a Rhoona per accorrere in aiuto all'amico Ressilmae (la vostra prima avventura).
Il suo nome l'avete letto per la prima volta nella tana del drago Zartharaxx dove avete trovato una pergamena malridotta in cui Dentediferro porgeva il proprio aiuto al Drago Zartharaxx e a sua madre contro le città di Rhoona e Bergen.
Nella Tana degli Artigli di Corvo avete trovato altri riferimenti a lui e un'altra notizia interessante: sembra che Dentediferro non sia il capo ma che sia gli AdC che DdF siano agli ordini di un oscuro padrone.
Alle fila di Dentediferro si è aggiunto uno gnomo di nome Agrid il quale una volta scoperto è riuscito a far perdere le sue tracce, mentre liberando Staul, la guida di Bergen rapita, vi ha parlato della Cascata dell'Unicorno come luogo in cui lo gnomo Agrid deve far rapporto a Dentediferro.
Rimettendo assieme le informazioni si può concludere che Dentediferro è agli ordini di un oscuro padrone e per suo ordine ha provato a stringere alleanza con il drago Zartharaxx.
Suoi Alleati sono stati gli Artigli di Corvo, un gruppo di macilenti goblin adoratori di Thanatos (oramai sconfitti), i 3 disertori della Guardia nazionale (morti pure questi) e un certo Agrid sfuggito alla cattura.
Probabile luogo in cui cercarlo è la Cascata dell'Unicorno dove forse alcune domande troveranno finalmente risposta.

Update: La fine di dentediferro

giovedì 19 agosto 2010

Troll, questo sconosciuto

Razza: Troll
Residenza: Colline Trollheim, Vestland del nord
Segni particolari: stupido, grande, grosso, onnivoro
Numero esemplari: sconosciuto
La sua vita vale 50 guldan, tanto paga re Harald, e per suo conto la GN, per una testa di Troll.
Della cultura e società dei Troll si conosce gran poco e a pochi importa sapere se amano dipingere nelle fredde sere d'inverno.
Gli abitanti del Vestland del nord conoscono tutto di cui hanno bisogno di sapere sui Troll... per sopravvivere:
  1. un Troll morto vale 50 guldan
  2. se vedi un Troll vivo da vicino è probabilmente l'ultima cosa che vedrai
  3. un Troll mangia di tutto, quando arriva in un posto mangia tutto ciò che è commestibile e quando ha finito di mangiare si sposta in un'altra zona
  4. d'inverno si vedono pochi Troll, ma quelli che si vedono sono più pericolosi e grossi degli altri
  5. i Troll non amano il fuoco e non cucinano, se un Troll ti invita a cena non andare, sei tu la cena
  6. se uccidi un Troll con la spada probabilmente non è morto, usa il fuoco sul cadavere
  7. i bambini hanno paura dei Troll, per farli andare a letto dì loro che chiami il Troll del bosco
  8. gli adulti hanno paura dei Troll come i bambini e sperano di non incontrare mai il Troll del bosco
  9. Thors l'uccisore non ha paura dei Troll
Re Harald ha provato in più modi a colonizzare le terre del nord ma senza successo.
Trent'anni fa, il Re Harald Gudmundson emanò il Trollheim Homesteading Act, con il riconoscimento dello status ducale e borse di terra a chi organizza con successo spedizioni contro i troll, al fine di proteggere il suo nuovo feudo dalle incursioni dei troll. Gli Act sono stati un fallimento, e la maggior parte dei duchi non si sono dimostrati in grado di mantenere i loro domini.
Coloni e molti avventurieri sono caduti vittima delle razzie dei predoni Troll. Recentemente, sulla scia di una serie di incursioni di troll particolarmente sanguinose, il re ha revocato i benefici degli Act Homesteading ai duchi incompetenti, e le unità della Guardia Nazionale, l'esercito permanente di Vestland, sono stati inviati a riconquistare i fortini e le terre perdute.
Attualmente guarnigioni della Guardia Nazionale con il compito di dare la caccia ai Troll (e non solo) si trovano a Bergen, Namsen, Sudorn, Tromso, Seaforth.

mercoledì 18 agosto 2010

Emil Doepler, Jarls di Bergen

Emil Doepler
Emil Doepler Jarls di Bergen (Vestland)
Età: 40
Residenza: Bergen, palazzo del Jarls
Emil Doepler, Jarls di Bergen, ha 40 anni ed è sposato con Edda Rhoona, nipote di Stephen Rhoona.
La gelosissima Edda ha sui 30 anni e finora non ha dato eredi al Clan.
Emil è un nobile di bell'aspetto originario della città marittima di Tromso a nord di Norrvik, ed è noto per la sua praticità e cinismo e per le sue frequentazioni alle case di piacere, questo almeno prima del matrimonio 10 anni fa con Edda.
Ama giocare a scacchi ed è un abile stratega, tanto che Stephen Rhoona l'ha posto a Bergen a comando della guarnigione della Guardia Nazionale più esposta agli attacchi dei Troll.
In battaglia non si è mai particolarmente cimentato, invece ha sempre guidato con astuzia i suoi plotoni dalle retrovie.
Tre anni fa ha guidato una spedizione verso la Rocca Oscura riuscendo a salvare la vita a Thors l'uccisore attirando su di sé le attenzioni di molti Jarls e i Guldan di Re Harald.
Nonostante ciò l'eroe della guerra ai Troll non gli ha mai dimostrato particolare simpatia e stima, forse tormentato dai suoi demoni interiori.
Dopo questa azione Bergen è divenuta una cittadina molto importante e la fama di Doepler è accresciuta tanto da minacciare l'autorità del suo patrono Stepher Rhoona.
E' risaputo che molti dei guldan destinati a Rhoona si fermano a Bergen.
Nell'autunno del 1009 si è ammalato di una strana malattia apparentemente incurabile, i chierici locali di Odino e della Chiesa Riformata del Vestland hanno provato in tutti i modi a guarirlo ma senza risultato.
Emil non chiese aiuto solo alle chiese ma interpellò anche dei maghi e mandò anche un messaggero all'indovina dei boschi a sud, la vecchia Azhazel.
Per conoscere come stia evolvendo questa storia leggete qui :)
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Aggiornamento del 5 e 6 di Flaurmont 1010 DI
Sembra che il Jarls Emil Doepler fosse in combutta con il mago glantriano Amestris detto il Corvo e con l'odiato Ostland. Qui potete leggere come Emil Doepler è stato catturato "Il Fato di Emil Doepler".
Invece se desiderate leggere un riassunto di come la città di Bergen amministrata da Emil Doepler sia stata conquistata dai Troll, leggete qui i vari post partendo dal fondo.
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Aggiornamento del 10 di Flaurmont 1010 DI
Come narrato qui, il decaduto Jarls Emil Doepler viene impiccato.

giovedì 12 agosto 2010

Entra in scena Agrid!

L'accampamento dei disertori
Con i corpi dei due wight, la Compagnia del Fato fa ritorno a Bergen dove incontra il Jarls e un chierico di Odino di nome Sigrum per dare degna sepoltura alle due anime dannate.
Concluso il rito di "riposo inviolato", la salute del Jarls sembra migliorare, ma per sicurezza Emil Doepler (il Jarls) vi chiede di attendere qualche giorno prima di ritirare la vostra ricompensa.
Invece le notizie che avete riferito sulla stanza dedicata a Thanatos sotto al capanno, sugli attrezzi da scavo e dei non morti incontrati, hanno messo in allarme Doepler.
Il Jarls vi ha chiesto di indagare su quel capanno per scoprire chi lo utilizza e se può rappresentare una minaccia per Bergen.
Lasciata la città e il fiordo alle vostre spalle, siete ritornati sui vostri passi e avete raggiunto di nuovo il capanno.
Arrivati al Capanno avete scoperto che non era come l'avevate lasciato, gli attrezzi erano spariti e il corpo dell'orsogufo era stato sbranato dai lupi.
Mentre della fine dell'orsogufo non vi siete preoccupati, la sparizione degli attrezzi vi ha messo in allarme ed avete iniziato a cercare tracce di intrusi.
Attorno al capanno avete trovato una pista di impronte umanoidi pesanti (probabilmente a causa del peso degli attrezzi) diretti verso le colline a Nord.
Il viaggio all'inseguimento dei fuggitivi non è stato dei più agevoli ma verso sera avete avvistato del fumo che saliva da una piccola vallata.
Ainwen è andata in avanscoperta sotto forma di lupo.
Avvicinandosi troppo all'accampamento dei fuggitivi, si è scontrata contro una creatura non morta evanescente, troppo ostica da sconfiggere.
Dopo la breve scaramuccia e la ritirata, lo scontro è stato inevitabile e dall'accampamento nemico sono sopraggiunti molti uomini tra cui tre disertori della Guardia Nazionale e un combattente armato di balestra molto pericoloso, addestrato negli attacchi mordi e fuggi.
La battaglia ha visto Stark più volte avvicinarsi alla morte, mentre Michael l'ha vista proprio in faccia!
Nonostante ciò la Compagnia del Fato ha avuto la meglio sugli aggressori e ha risparmiato un paio di nemici per l'interrogatorio.
Il balestriere è l'unico che è riuscito a fuggire non prima di aver avvelenato Khaless e di aver piazzato tre bombe all'accampamento che sono esplose in successione a distanza di pochi secondi l'una dall'altra facendo molti danni, uccidendo i prigionieri e procurandovi parecchie lesioni.
All'accampamento trovate la Guida di Bergen impaurita e viva per miracolo che vi racconta di esser stata rapita dai tre disertori in quanto testimone della loro collaborazione con Agrid lo gnomo (il balestriere furtivo) e che lo gnomo stava svolgendo degli scavi per cercare il corpo di un Drago ed il suo specchio.
Tra le casse dell'accampamento trovate infatti uno specchio e varie ossa di drago sparpagliate dalle tre esplosioni.
La Guida vi dice pure che Agrid doveva fare rapporto a Dentediferro e in una delle sue discussioni faceva riferimento alla Cascata dell'Unicorno.
se uno + uno = due...

giovedì 5 agosto 2010

Identikit

Cercare a Bergen un presunto assassino sulla base del fatto che porta con se una piccola arpa, ha fatto girare un bel pò la Compagnia del Fato senza concludere nulla.
In compenso Dlen Dlen l'Arpista Errante (della Compagnia degli Erranti contro i quali avevate scommesso 100 guldan su quale delle compagnie avesse sconfitto per prima gli Artigli di Corvo) sembra essere molto interessato al vostro gruppo, tanto da capitare spesso sulla vostra strada.
Certo Bergen non è Norrvik, però ad averlo sempre tra i piedi fa girare le Zanne a Ainwen...
Assoldata una guida locale, vi siete diretti verso il capanno del bosco, dove il cof cof Jarls (Emil Doepler) nell'autunno scorso ha visto per l'ultima volta la donna e il bambino che secondo Azhazel è responsabile delle sue cagionevoli condizioni di salute.
Arrivati al capanno e congedata la guida (4 guldan spesi bene?) avete affrontato un affamato Orsogufo. L'avversario si è rivelato un vero osso duro, soprattutto per il Barbaro che ne ha prese (e portate a casa).
Sconfitto l'Orsogufo avete esplorato il capanno abbandonato con il tetto sfondato e coperto dalla neve.
Al suo interno però avete scoperto che c'era una botola occultata e nel piano interrato vi erano depositati vari utensili, badili, piccoli, rastrelli, tutti usati, alcuni danneggiati.
Mentre esploravate il piano interrato, dal pavimento sono spuntati degli zombi e da una seconda stanza due wight, uno con sembianze femminili ed uno piccolo come un bambino.
Durante il combattimento i due wight hanno inveito contro il paladino "ci hai abbandonato", "credevamo in te" cosa volevano dire queste malefiche creature?
Sconfitte le creature avete esplorato meglio la cantina ed avete scoperto varie incisioni di Thanatos e una stanza oscurata da un buio magico simile a quello trovato dagli artigli di corvo....
Il culto di Thanatos è così diffuso? I due Wight erano probabilmente la donna e il bambino abbandonati dallo Jarls in fuga, centravano qualcosa con Thanatos? o con gli Artigli di Corvo? e cosa ci fanno tutti quegli attrezzi in questa cantina zeppa di non morti?

lunedì 2 agosto 2010

Riepilogo Missioni

Andare a Bergen è servito se non altro per aggiungere nuovi spunti per le vostre prossime avventure. A Bergen stanno arrivando molti avventurieri poiché si teme con il disgelo nuove incursioni di Troll e la concorrenza certamente non mancherà. Alle orecchie dei potenti le vostre gesta sono già giunte, ma confermare con i fatti la vostra fama potrebbe darvi ancora più notorietà. Riepiloghiamo brevemente qui di seguito le missioni attive e gli spunti per nuove avventure:

  • Emil Doepler, Jarls di Bergen, dopo che gli avete consegnato la lettera della vecchia Azhazel, vi ha chiesto di rimuovere la maledizione che grava su di lui. In un capanno per cacciatori nel bosco, riconoscibile per un grosso masso presente alla sua destra, ha abbandonato in autunno una donna e il suo bambino ad un destino terribile durante una fuga disperata dai troll. Fermarsi a salvarli voleva dire sacrificare valenti soldati. Dovete andare al capanno e scoprire la fonte della maledizione. Doepler è disposto a darvi fino a 500 guldan, davvero una somma ingente per un lavoro che potrebbero fare i suoi soldati.
  • Bellamio Quickfoot cerca suo fratello Botolar, anche il vecchio Nimorazan lo cerca (ma non caccia un floren manco a pregarlo), sembra che Botolar sia nelle mani di Niohogrr..una gilda dei ladri.
  • La diserzione di tre soldati della GN è forse collegata con la sparizione della guida della GN e Dentediferro? quanto rappresenta un pericolo Dentediferro?
  • Il mese prossimo (tra pochi giorni) dovrebbe partire un carico di merce da Bergen a Rhoona per conto di Naer, Naer vi aveva chiesto se potevate proteggerlo, ma vi sarà tempo per farlo?
  • L'assassino che forse ha ucciso Bart l'orso è qui a Bergen oppure è già lontano?
  • Picco di Kurtulmak, aspettiamo il disgelo e poi vediamo che fare...Sto nano di Thanatos chissà che ha combinato 200 anni fa.
  • I superstiti del Clan Gotesund potrebbero sapere qualcosa di più sul drago Niohogrr, ora vivono a Norrvik.

martedì 27 luglio 2010

Siamo contro gli stereotipi...

però un Paladino che frequenta la Casa del Soldato a Bergen.. chissà se Kagyar è di larghe vedute (sicuramente bevute)..mah!
E chissà cosa ne pensa Bellamio Quickfoot di questa compagnia di avventurieri che forse salverà suo cugino Botolar...
E chissà se lo jarls cof cof Emil Doepler ha fatto bene ad affidarsi alle loro mani...
E chissà se Niohogrr sa che gli avventurieri responsabili della sconfitta di Bart sono arrivati a Bergen...
E chissà se Dentediferro è uno che va spesso dal dentista oppure il suo è solo un soprannome...
Queste e altre domande tormentano il sonno di Ainwen durante la notte... buon risveglio...

venerdì 23 luglio 2010

le ombre di Rhoona

Il 21 di vatermont vi siete recati alla chiesa di Odino per vedere le condizioni del prigioniero ed eventualmente interrogarlo. Arrivati alla chiesa avete trovato la porta aperta e il chierico Grundemar a terra in una pozza di sangue. Esaminandolo, Khaless scopre che il sangue è uscito da una ferita alle testa (fasciata) e che il chierico è ancora vivo... ma che fine ha fatto Bart il prigioniero e la guardia che era rimasta a sua protezione?
Dalla stanza del prigioniero emerge il sergente Muggerdin con la spada sguainata, e non appena vi vede vi informa che il prigioniero è morto..gli hanno tranciato di netto la testa.
Arriva in quel momento Ordo la guardia che afferma che mezz'ora fa il sergente Muggerdin gli aveva dato il cambio. Muggerdin afferma di essere appena arrivato, di aver soccorso Grundermar, di non aver trovato Ordo e di aver scoperto il cadavere di Bart.
La parola di Ordo contro quella di Muggerdin quindi, però a complicare il tutto è stata la testimonianza del chierico di Odino.
Secondo Grundemar, Muggerdin è arrivato poco prima dell'alba, ha dato il cambio a Ordo e lo ha assalito alle spalle.
Situazione molto intricata, Muggerdin è conosciuto in città da molti anni ed ha un eccellente stato di servizio, è stato compagno d'armi di Farren Rhoona (nonno del Jarls Stephen) e nonostante le due testimonianze contro di lui, nessuno vuole credere a questi racconti.
Le indagini proseguono anche tramite la magia di Nimorazan, Muggerdin è stato portato alla fortezza, non come prigioniero ma in forma cautelare, ma qualcosa a Rhoona si è incrinato.
Dopo un intero giorno di indagini, la compagnia della mano, forse trova una traccia di un bardo in fuga verso Bergen, il quale per far perdere più velocemente le tracce, uccide un corriere della Guardia Nazionale e ne ruba il cavallo.
Procedendo a marce forzate nella notte verso Bergen, gli eroi vengono assaliti dai lupi....

lunedì 19 luglio 2010

Il disgelo...

E' il 20 di Vatermont e mancano 10 giorni a primavera. Le cittadine lungo il fiordo Vestfjord hanno iniziato a reclutare lavoratori per rinforzare le mura e i punti di guado.
Durante tutto l'inverno infatti non si hanno avute notizie di troll dagli esploratori e Re Harald Gudmundson è preoccupato che questo sia l'inizio di qualcosa di più grosso.
La Guardia Nazionale è all'erta e molti avventurieri si stanno recando nel Vestland per essere reclutati come mercenari.

venerdì 16 luglio 2010

la pelle dell'orso

Arrivati alla Locanda dell'Orso per chiedere spiegazioni a Bart, la Compagnia della Mano cade in un'imboscata.
Nonostante ciò gli avventurieri hanno la meglio e riescono a catturare l'artefice dell'attacco, Bart l'Orso.
Nella sua camera si trovano degli scritti firmati Niohoggr occultati magicamente (Nimorazan riuscirà a leggerveli), che indirizzano l'Orso a compiere l'alleanza con gli Artigli di Corvo e a compiere qualche altro crimine tra cui spingere gli Artigli di Corvo ad uccidere il chierico Erik Alfjord (omicidio avvenuto più di un mese fa e che ha dato inizio alle vostre avventure a Rhoona).
Chi è questo Niohoggr, ha qualcosa a che fare con il drago non morto? Può darsi che Bart possa rivelarvi qualcosa...

martedì 6 luglio 2010

Verso Bergen?

Tra poco più di due settimane è primavera, la temperatura però non accenna a salire.
Dal nord arrivano voci di un grande assembramento di Troll e la Guardia Nazionale è in piena attività temendo un'offensiva primaverile.
Anche a Rhoona sono iniziate le fortificazioni straordinarie delle mura a cui collaborano guardie e cittadini.
Sconfitti gli Artiglio di Corvo (anche se il chierico di Odino Grundemar voleva qualche prova in più e vi ha consegnato la ricompensa solo in virtù della vostra fama) lo sguardo degli avventurieri volge ora verso Bergen e non solo (Un certo Bart l'Orso è pur sempre lungo la strada).
Infatti le scoperte fatte presso la Lama nella Terra e le rivelazioni di Nimorazan offrono numerosi altri spunti per le vostre avventure:

  • Durahnan Oakenshield, è un nano adoratore di Thanatos morto da molti anni (secoli?), che era stato esiliato dalla sua città natale ed aveva creato la sua fortezza nel luogo ora chiamato "Lama nella Terra". Aveva ricevuto un dono da Thanatos e come compagno aveva nientemeno che un drago non morto di nome Niohoggr.
    La tomba del nano è ai piedi del picco di Kurtulmak, e per qualche motivo, il drago bianco Zartharaxx voleva l'amuleto custodito in quella tomba.
  • Gli Artigli di Corvo erano una banda di goblin marcilenti adoratori di Thanatos che avevo creato la loro tana presso i resti della fortezza di Durahnan Oakenshield. Sembra avessero dei legami con Dentediferro, un basista di nome Bart, oste della Locanda dell'Orso e con altri umani disertori della Guardia Nazionale di Bergen e uno gnomo di nome Agrid.
  • Dentediferro aveva provato a stringere legami con il drago Zartharaxx in cambio il drago voleva l'amuleto di Oakenshield, richiesta che non sapete se sia giunta a destinazione (la vostra pergamena è l'originale oppure una copia?), la vecchia Azhazel vi ha parlato di lui come un pelle verde.
  • Il Drago bianco Zartharaxx aveva costruito la sua tana nel dungeon sotto al Maniero Gotesund, a guardia dei resti di un drago sigillato nel ghiaccio magicamente. Nimorazan vi ha rivelato che il drago non dovrebbe essere altri che Niohoggr, il drago non morto del nano Oakenshield.
Dato per assodato che raggiungere il picco di Kulturmak oppure andare a Casa Roccia è ancora troppo presto a causa delle condizioni ambientali impraticabili, il vostro sguardo volge ora verso Bergen...

Lama nella terra

Con questo strano nome è indicata una spaccatura innaturale lunga 5 miglia situata lungo il braccio sinistro del Vestfjord sulle colline a est del fiordo.
La spaccatura dall'origine ignota è visibile dal Vestfjord però è situata in una zona selvaggia e priva di strade e difficilmente raggiungibile senza una guida.
Chi ha il coraggio di salire le colline alla ricerca della Lama nella Terra troverà sulla sua sommità i resti di una fortezza, tagliata a metà dalla spaccatura.
La spaccatura non è di origine naturale, si vede ad occhio nudo che le sue pareti sono regolari come se una lama fosse affondata nella terra e le ipotesi di chi sia responsabile di questa distruzione si perdono nell'oblio dei secoli.
I resti della fortezza di fattura nanica, non aiutano a far luce sulla spaccatura, ma anzi ne gettano una luce ancor più sinistra.
Alcune sale celebrative di un nano di nome Durahnan Oakenshield e un tempio dedicato a Thanatos il dio della morte, sono sopravvissute nelle viscere della terra risparmiate dalla distruzione.

Maniero Gotesund: la ricerca di Nimorazan

Nimorazan, dopo esser stato informato dagli Eroi di Rhoona del ritrovamento di un cadavere di un drago sigillato magicamente sotto al Maniero Gotesund, ha eseguito alcune ricerche nelle cronache locali della sua biblioteca  trovando le seguenti informazioni:
"Il clan Gotesund è stato fondato da Ingold Gotesund 200 anni fa.
Il suo stemma è composto da un drago con una una spada sovrapposta di traverso.
Ingold Gotesund era un avventuriero divenuto famoso per aver sconfitto un drago non morto che terrorizzava la regione.
Il drago non morto era dotato di un potere necrotico che assorbiva la vita da ciò che lo circondava e le sue ferite si rimarginavano dopo la morte riportandolo alla "non vita".
Dopo aver provato vari rimedi tra cui l'incenerimento del corpo del drago, Ingold decise di sigillarlo con un rituale magico e, per sorvegliare la sua tomba, vi costrui sopra il suo maniero.
Il Drago si chiamava Niohoggr, mentre il chierico che lo sigillò si chiamava Chatal, un chierico di Loki compagno d'avventure di Ingold.
Della caduta del clan Gotesund è storia recente (20 anni or sono) e i suoi superstiti si sono trasferiti a Norrvik, può darsi che conoscano altri particolari non contenuti in queste cronache."

mercoledì 30 giugno 2010

Il culto di Thanatos

Superato il ponte sospeso tra un versante e l'altro della spaccatura chiamata Lama nella Terra sotto ad una pioggia di frecce, gli avventurieri si trovano a fronteggiare la massiccia controffensiva dei marcilenti goblin.
A ostacolare maggiormente la loro avanzata si è posto un costrutto simile ad un nano senza testa impugnante una falce a doppia lama.
La battaglia ha visto Michael cadere più volte sotto ai colpi dei goblin e del loro potere necrotico, mentre Khaless incassava colpi permettendo agli altri di organizzare l'attacco.
Anche l'aggiunta di un goblin fenditeschio con addosso dei magnifici bracciali del colpo possente e di un goblin fattucchiere non hanno cambiato le sorti dello scontro.
Vittoria!!! ma che botte... malconci avete iniziato ad esplorare il luogo.
Nella stanza del combattimento domina un grande affresco rappresentante un nano armato di falce a doppia lama che sfila in mezzo ad un corteo di nani.
Il viso del nano è stato grattato via e lo stesso è stato fatto agli altri affreschi che trovate nelle stanze dei goblin, uno dei quali mostra una cerimonia di sepoltura sotto ad un picco montano.
Stark esclama "Kurtulmak?!?"
Lit nel frattempo sente uno strano presentimento quando staziona davanti agli affreschi, simboli sacri di Thanatos il dio della morte si riconoscono ovunque.
Che legame aveva questo nano raffigurato negli affreschi con Thanatos? e questi goblin dall'aura necrotica?
Nel frattempo Ainwen scopre alcune pergamene scritte in globin tra il tesoro, una sorta di lista con dei nomi (tra cui spicca Bart della Locanda dell'Orso creditore di 50 guldan) e una nuova pergamena di Dentediferro.

Prima del meritato riposo, l'esporazione termina davanti alla porta rinforzata che si affaccia ad un profondo pozzo, con dei gradini che scendono...cosa nasconderà al suo interno?

mercoledì 23 giugno 2010

Ancora avventurieri e pupazzi!!!

Tornati alla Locanda dell'Orso la compagnia della mano senza nome (?!?) trova ben due compagnie di avventurieri intenzionate a dare la caccia agli Artigli di Corvo.
La Compagnia degli Erranti , composta da 4 omaccioni e un bardo allegro, si vanta di aver ucciso ben due draghi e punta 100 Guldan sulla loro vittoria.
Pure l'altra compagnia (anche questa senza nome come i nostri eroi) punta 100 Guldan e i nostri eroi accettano la sfida, lasciando all'oste Bart, il compito di tenere i 300 Guldan totali delle scommesse (sperando sia onesto).
L'indomani sveglia all'alba e con l'aiuto di Tobias, una guida del luogo, vi siete diretti verso la Lama nella Terra, il luogo che la vecchia Azhazel vi ha indicato essere base degli Artigli.
Il Viaggio è durato un paio di giorni; durante la notte, accampati in un luogo protetto dal vento e la neve, appare dal nulla un nuovo pupazzo di neve, assomigliante ad un umanoide tarchiato, simile ad un nano, con la testa mozzata posta ai suoi piedi.
Un nuovo avvertimento? un presagio? un messaggio per Khaless?!?
Il giorno seguente arrivate finalmente alla Lama nella Terra (in un nuovo post vi spiegherò cos'è) e le vostre ricerche sono ripagate: trovate la base degli Artigli.
Entrate nella tana (una costruzione nanica ...) ed inizia un furioso combattimento contro strani goblin denutriti avvolti da un'aura necrotica che alla morte marciscono emanando un terribile odore....lo scontro continua...

giovedì 17 giugno 2010

La cascata dell'unicorno

La cascata dell'unicorno è situata in una zona impervia non molto lontana dalla via che collegava Bergen alla Rocca Oscura.
La cascata fu battezzata così da una guida che, decenni or sono, vide vicino ad essa un magnifico unicorno abbeverarsi.
Non si conosce se sia leggenda o certezza, ma altri viaggiatori ed avventurieri che sono passati per quel luogo raccontano di aver visto l'unicorno.
Purtroppo, nonostante il fascino del luogo e il probabile desiderio che molti potrebbero avere nell'incontrar la fatata creatura, raggiungere la cascata è tutt'altro che facile, essendo quella una zona molto pericolosa e frequentata da briganti e troll.
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Aggiornamento: Sotto alla cascata è stato trovato una antica tomba: al suo interno riposa lo spirito di un potente oracolo, Enfethis.

mercoledì 16 giugno 2010

Riepilogo Missioni

Al ritorno dallo Stagno fantasma, Khaless davanti al fuoco prova a fare il punto della situazione...molte infatti le nuove strade che si sono aperte dopo aver lasciato Rhoona.
Certamente risolvere il problema degli artigli di corvo è una priorità, data anche dal gruzzolo messo sulla loro sconfitta, mentre fare da sconta alle merci del gioielliere Naer è meno attraente (un paladino non fa il corriere...).
Ma investigando nei luoghi attorno alla Locanda dell'orso sono giunti nuovi spunti.
C'è una lettera scritta da Azhazel per lo Jarls Emil Doepler di Bergen sulla sua malattia trovata addosso al messaggero morto, c'è una piccola taglia su tre disertori della Guardia nazionale fuggiti da Bergen, c'è l'indicazione che ha dato Azhazel su Dentediferro "a Bergen vi aspetta una nuova avventura col pelleverde", c'è pure il piccolo Tobolar (l'halfling mago pasticcione servitore di Nimorazan) che è passato alla Locanda dell'Orso (s-parlando di voi) alla vostra ricerca, c'è il nuovo pupazzo di neve visto da Lit...
Quante cose, dopo tutto questo rimuginare Stark si addormenta sognando un'epica battaglia della compagnia...della mano?

martedì 15 giugno 2010

Stagno fantasma

Lo stagno fantasma è un luogo magico dall'origine ignota, il mago Nimorazan ritiene che lo stagno fantasma risieda nella dimensione del sogno, ma ciò è tutto da dimostrare.
Situato in una conca, circondato da un arco di colline a Sud di Bergen, è visibile solo di notte in presenza della luna in cielo.
Lo stagno è circondato da una foschia sinistra e fluorescente che reagisce alla presenza dei visitatori circondando i loro piedi e coprendo il terreno (se questo rappresenti un pericolo però nessuno può dirlo).
Sulle rive dello stagno c'è una piccola casetta di legno abitata da Azhazel l'eremita, una donna vecchia, un pò svitata che passa il tempo a dondolare una culla.
La vecchia ha fama di essere un'indovina, altri pensano sia un oracolo, ama le gemme preziose e porre degli indovinelli in cambio dei suoi servigi.
Le sue risposte non sono sempre chiare e c'è chi dubita, dopo aver spero un bel pò di gemme, che sappia davvero la risposta.

mercoledì 9 giugno 2010

Problemi di fama...

Non solo di fame si può morire ma anche di fama e pertanto dopo aver goduto qualche giorno di festa e riposo la "compagnia del drago morto" (questo il terribile nome che si sono dati) ha iniziato ad avere qualche problema di Fama.
Beh sapete, non essendoci la TV in città non si parla che di loro e della loro fantastica impresa, molti cittadini raccontano storie ed aneddoti su di loro e di come li hanno conosciuti (anche coloro che non li hanno mai conosciuti).
La Locanda Vestfjord ogni sera è piena di curiosi (e non solo) e gli impiccioni non mancano.
"La compagnia dei draghi ha comperato 5 cavalli alle stalle di Rhoona, avranno intenzione di compiere un lungo viaggio?".
"I Draghi di Rhoona stanno raccogliendo informazioni su di una mappa per andare al picco di Kurtulmak".
"Gli avventurieri spaccadraghi sono stati da Naer a vendere delle pietre preziose".
"Gli eroi di Rhoona hanno fissato negli occhi Thors l'uccisore senza rimanere pietrificati" e così via....
Come procedere con la prossima avventura senza che si sappia troppo in giro?
Nonostante la fama l'unico a non subirne l'effetto è Nimorazan, che ha impostato il suo rapporto con gli avventurieri sulla base dell'onesto Guldan (e Lit ha imparato a conoscere quanto antipatico sia il mago ruzzolando giù per la rupe)!
Raccolte un pò di informazioni tanto da scoprire che il picco di Kurtulmak non è raggiungibile in questo periodo dell'anno La compagnia del drago morto ha deciso di seguire la traccia offerta loro sugli artigli di corvo ( anche in virtù del premio monetario molto alto ).
Arrivati a cavallo alla Locanda dell'Orso dopo una notte di riposo iniziano le indagini.
"Le carovane attaccate provengono sempre da Bergen e viaggiano verso Rhoona... vengono attaccate dopo esser passate per la Locanda dell'orso... che vi sia un basista alla locanda?" questo osserva Michael.
Chiedendo al figlio del conciatore di pelli (che abita vicino alla Locanda) scoprite che il mese scorso, andando a bere alla locanda si sentì male e quasi svenne a causa di sinistra presenza...effetti dell'alcol?
Il figlio del conciatore si ricorda chiaramente che questo fatto è avvenuto la notte prima che un chierico di nome Erik in viaggio da Bergen a Rhoona fosse assassinato dagli artigli di corvo....

venerdì 4 giugno 2010

Riepilogo Missioni

Durante il banchetto con Stephen Rhoona e Thors l'uccisiore, Stark dopo un vigoroso rutto di apprezzamento fa mente locale delle missioni ancora in corso:

  1. Artiglio di corvo: La banda dell'Artiglio di corvo attacca viandanti e carovane che percorrono la Strada dei Nani tra Bergen e Rhoona. Il Chierico di Odino della città di Rhoona, per conto del Jarls Stephen, vi offre 1000 guldan se riuscite a sgominare la banda.
  2. Naer il gioielliere, vi ha chiesto la disponibilità a proteggere una carovana di merci in viaggio tra Bergen e Rhoona.
Vi sono inoltre innumerevoli altri spunti per avventure, la tomba del Nano Durannan che interessava al drago Zartharaxx, la pozza ghiacciata contenente i resti di un grande drago al Maniero Gotesund, il misterioso Dentediferro che aveva offerto aiuto a Zartharaxx e le varie queste personali...
Quale strada prenderanno quindi i Draghi di Rhoona? no.. ehm i Draghi del Vestland? eh? gli Uccisori di Draghi?..ah La compagnia dei Draghi? gli Ecoguerrieri? I Distruttori? Gli spezza reni ai Draghi? Gli impavidi accumulatori di Guldan? Avventurieri ma belli? Avventurieri e Pupe? boh!
E trovatevi sto nome!!!!

giovedì 3 giugno 2010

Thors l'uccisore

Thors l'uccisore
Thors l'uccisore di Troll comandante della Guardia Nazionale del Vestland
Età: 45-50
Residenza: Norrvik caserma della GN, ma non c'è quasi mai.
Jarls Thors l'uccisore di Troll, questo è il nome con cui viene chiamato il comandante della Guardia Nazionale del Vestland, un nome che incute timore e rispetto in coloro che conoscono la sua fama, forza e determinazione.
Umano sui 45-50 anni dalle sconosciute origini, non è sposato, non ha vizi, non ha donne, ha trascorso la maggior parte del suo tempo a combattere i Troll come se fosse la missione della sua vita. Cosa lo spinge ad odiare così tanto i Troll non ci è dato da sapere, si sa solo che fin da giovane si è dedicato a questa pratica, molto apprezzata nel Vestland tanto da attirare le attenzioni dei jarls delle città limitrofe alle colline Trollheim.
I Troll naturalmente conoscono bene Thors ed hanno giurato più volte di prendere al sua testa senza riuscirci.
Paradossalmente la più grande battaglia di Thors è stata anche la sua più grande sconfitta.
Circa 3 anni fa con la 4° falange della Guardia Nazionale di cui era capitano, inseguito da un esercito di Troll, ripiegò verso la Rocca Oscura in attesa di rinforzi da Bergen.
Lui ed i suoi 150 uomini resistettero inutilmente tutta la notte contro l'avanzata di oltre 500 troll assetati di sangue.
Quando fu chiaro che i rinforzi non sarebbero arrivati in tempo per salvare loro la vita, Thors prese la decisione di immolare tutta la 4° falange e i troll, in un rogo purificatore.
Aperti i cancelli della rocca i troll si riversarono sui pochi sopravvissuti non curanti della trappola suicida preparata da Thors e dai suoi uomini.
In quel luogo morirono tutti, Troll e soldati, e fu un miracolo se i ritardatari rinforzi da Bergen guidati da Emil Doepler trovarono Thors in fin di vita con ustioni su tutto il corpo.
I Chierici di Odino dovettere lavorare molto per medicare le sue ferite e si dice che Thors non si sia più ripreso da quella battaglia in cui perse molti compagni e amici di lunga data.
Re Harald lo promosse Comandante della Guardia Nazionale per la sua determinazione e coraggio e quella fu probabilmente l'unica azione di re Harald degli ultimi 3 anni che non fu contestata dalle corporazioni dei mercanti.
Alcuni sostengono che Thors in quella battaglia abbia perduto la voglia di vivere e che cerchi contro i Troll l'ultima battaglia della sua vita.
Le azioni della Guardia nazionale contro i Troll da quando c'è lui al comando sono diventate più incisive però sono aumentate anche le vittime tra i soldati. A causa di ciò negli ultimi due anni la Guardia Nazionale ha arruolato molti mercenari e avventurieri pagandoli profumatamente (50 Guldan tanto vale la vita di un troll).
Thors risiede ufficialmente a Norrvik presso la caserma della GN, ma è spesso ad ispezionare le truppe o sui campi di battaglia.

Chi ha paura del drago bianco?

Dopo un lungo combattimento in cui gli eroi danno fondo a tutte le loro risorse, il drago bianco cede sotto agli implacabili colpi del quintetto!!!
Euforici per la vittoria, con l'adrenalina nel sangue, inizia la caccia al tesoro del drago che viene trovato da Khaless sotto ad una spessa lastra di ghiaccio.
Viene ritrovata così la pelle di drago rubata a mastro Thorduin e molti altri tesori.
La vera scoperta però attende gli avventurieri in una nuova grotta, raggiungibile solo con attrezzi da scalatore e con uscita a strapiombo sul VestFjord.
Sul fondo ghiacciato di una grande pozza riposano i resti di un grande drago.
Attorno alla pozza ghiacciata in modo innaturale è stato preparato un rituale di risurrezione legato a Perla, il dio dei draghi caotici, che il drago stesse preparando il rituale?
Tra il tesoro del drago è stata ritrovata una pergamena malridotta in cui un certo Dentediferro porgeva il proprio aiuto al Drago Zartharaxx e a sua madre contro le città di Rhoona e Bergen, mentre in una seconda pergamena (una copia?) il Drago Zartharaxx accettava l'aiuto di Dentediferro a patto che gli fosse portato un amuleto...
La storia si fa lunga e in queste pagine non posso dilungarmi troppo, ma gli avventurieri (ancora senza nome) tornano a Rhona con delle risposte, con dei tesori e con degi nuovi interrogativi.
Risposte: I coboldi del Maniero Gotesund erano così forti grazie all'alleanza del drago Zartharaxx. Il Drago sembra aver unificato le tribu dei coboldi della zona.
Domande: Chi è Dentediferro? A cosa serviva l'amuleto a Zartharaxx? Chi è il drago morto in fondo alla pozza ghiacciata?
Tornati a Rhoona gli eroi (ancora senza nome) fanno conoscenza con Jarls Thors L'uccisore, comandante della Guardia Nazionale di stanza a Bergen, ma di chi sia costui ve ne parlerò un'altra volta.
Intanto i cittadini di Rhoona dopo il ritorno vittorioso degli eroi, iniziano a chiamare gli avventurieri con il nome "i draghi di Rhoona", che sia questo il nome che adotterà la compagnia?

martedì 1 giugno 2010

Il Dungeon sotto alla vecchia Abbazia

I sotterranei della Vecchia Abbazia di Odino non sono più accessibili da tempo, nonostante ciò alcuni gruppi di avventurieri affermano che essi esistano e che siano ancora accessibili.
Un torrente ai piedi della collina su cui sorge l'abbazia, entra in un cunicolo sbarrato da alcune pesanti grate di ferro. Il cunicolo non è naturale, segno che probabilmente il torrente è stato deviato e il suo accesso in questo luogo è artificiale.
Esplorando il cunicolo è possibile trovare i resti di un piccolo avamposto nanico abbandonato, adattato dai monaci di Odino al loro culto.
L'ampia caverna ospita molte stanze e due torrette di guardia rivolte verso il letto del torrente.
Una gigantesca statua di un uomo muscoloso atto a sorreggere la volta è posta innanzi ad un cunicolo interrotto (un gigante?).
Il cunicolo ha una leggera pendenza verso l'alto e probabilmente questo era uno degli accessi all'abbazia oramai inutilizzabile.

martedì 25 maggio 2010

Rotola...

Arrivati nel cuore del dungeon, a faccia a faccia con il sacerdote capo della tribu dei coboldi, si scatena la battaglia resa più pericolosa e mortale da un macigno rotolante attorno alla stanza. Proiettili adesivi e spruzzi infuocati non fermano gli avventurieri che dopo una lunga ed estenuante battaglia hanno la meglio sugli agguerriti coboldi.
In una delle pareti della stanza del sacerdote, viene scoperto un passaggio segreto alla cui apertura esce un vento gelido.
Curiosi di scoprire un nuovo tesoro o un probabile passaggio verso la superficie, gli avventurieri si imbattono in quello che probabilmente rappresenta la vera fonte di potere dei coboldi del Maniero Gotesund. Un giovane Drago Bianco!!!
Ainwen, Lit e Khaless si accorgono della creatura acquattata maldestramente nell'oscurità... come superare questa ennesima prova?