mercoledì 29 settembre 2010

La Tomba di Enfethis

Il passaggio verso la superficie viene liberato dagli elfi di Asgard guidati da Valish e da una giovane elfa dal forte carattere. L'elfa rivela di essere Helin, un'elfa anch'essa di Asgard che era alla ricerca della sua tribu.
Helin ha studiato per anni al Collegio Uppsala di Norrvik e ignorava il fato capitato alla sua tribu.
Helin e Valish apprendono con dispiacere della morte di Ainwen, ritenuta dall'anziano chierico un emissario di Thendara destinato a ricondurli nel paese degli dei.
Nonostante la brutta notizia Valish conviene che la missione di Ainwen deve continuare e chiede a Helin di seguire gli avventurieri nella loro impresa e di liberare il resto della tribu.
Il giorno seguente, l'esplorazione del tempio continua e l'appoggio della maga è determinante per aprire la stanza sepolcrale di Enfethis, l'elfo scuro che sembra essere stato seppellito in questo tempio con tutti gli onori.
Cosa si sa di lui? gran poco, dagli affreschi si apprende solo che è stato un forte leader, che ha guidato gli elfi scuri contro un popolo di orchi, che ha combattuto un drago nero e ne ha salvato uno verde che gli ha giurato fedeltà, che è stato sposato con due elfe scure e che la sua fama ha attirato l'attenzione delle divinità e che questa forse è stata la causa della sua morte.
E' stato sepolto con grande onore da un grande corteo di elfi scuri.
La tomba di Enfethis è protetta da una luce magica letale che disgrega ogni cosa vi passi attraverso...
Nella stanza vi sono diverse rune magiche luminescenti disegnate sulle pareti mentre al centro della stanza c'è un piedistallo vuoto.
Dopo aver dedicato un pò di tempo a questa stanza sepolcrale senza nessun risultato, gli avventurieri trovano la risposta all'enigma in una seconda stanza segreta non molto distante dalla precedente.
Un affresco mostra la stanza sepolcrale con uno spirito di un elfo circondato di luce adorato da un gruppo di elfi scuri prostrati al suolo.
Al centro della stanza sopra ad un piedistallo è posta una grande sfera che sprigiona in tutte le direzioni dei raggi luminosi.
Che diavoleria sarà mai questa???

martedì 21 settembre 2010

I guardiani del tempio...

Dopo aver bloccato il passaggio segreto, stanchi e demoralizzati, gli avventurieri della Compagnia del Fato trovano rifugio in una stanza dove depongono il corpo senza vita della giovane druida.
Durante il mesto riposo, tormentati dal senso di sconfitta, Lit si sveglia a causa di alcuni colpi di piccone uditi in lontananza. Stark allertato indaga con i compagni e scopre che i colpi vengono sicuramente al di là della volta caduta.
Chi sta liberando le macerie dalle scale? sono gli elfi di Asgard oppure Dentediferro con dei nuovi rinforzi?
Decisi a non rimanere con le mani in mano ad aspettare le risposta a quella domanda, solo una parola echeggia nei sotterranei: Vendetta!!!
Decisi più che mai a vendicare l'amica caduta in battaglia, la Compagnia del Fato si avventura nuovamente al di là del passaggio segreto per affrontare i guardiani e nonostante la dura battaglia, riesce ad avere la meglio.
Ma le difficoltà sono solo all'inizio, infatti i guardiani affrontati non sono gli unici e un'altro di invisibile e astuto tende loro una nuova trappola attirando gli avventurieri all'interno di un cerchio magico.
Il Diavolo spinato con alleate due iene demoniache, sperava di indurre gli avventurieri a spezzare il cerchio, ma grazie all'intuito di Stark l'ignobile creatura trova la meritata fine.
Dopo due combattimenti molto impegnativi gli eroi indugiano alla ricerca di un tesoro che non trovano e rimangono frustrati per aver dato molto e conquistato poco.

mercoledì 15 settembre 2010

senza via di scampo

Durante l'esplorazione dei sotterranei, sotto alla Cascata dell'Unicorno, la Compagnia del Fato è stata raggirata nuovamente da Dentediferro.
Sfruttando alcuni passaggi segreti il capo dei goblin adoratori di Thanatos, è riuscito ad intrappolare gli avventurieri nei sotterranei facendo crollare la volta delle scale alle loro spalle.
Alla ricerca di una possibile via di uscita, durante l'esplorazione dei sotterranei la Compagnia del Fato trova un'ampia stanza affrescata con scene di un corteo funebre di elfi scuri diretti all'entrata di una tomba sotterranea.
Cercando nell'ampia stanza, l'occhio allenato di Khaless distingue i contorni di quello che sembra essere un passaggio segreto costruito di recente, celante dietro di esso la maestosa ed inquietante entrata della tomba.
Aimè nonostante la stanchezza gli avventurieri decidono di aprire l'inquietante porta (protetta da trappola) e di esplorare la tomba incontrando i suoi guardiani.
Due seguci infernali e un teschio fiammeggiante sbucano dai corridoi della tomba attaccando mortalmente Ainwen con le loro fiamme mortali.
Ainwen esala l'ultimo respiro mentre la disperazione appare negli occhi di Stark e dei suoi compagni.
Dopo qualche scambio di fendenti la Compagnia del Fato sceglie la ritirata chiudendo il passaggio segreto alle proprie spalle.
Con il corpo di Ainwen tra le braccia Stark si abbandona ad un disperato silenzio...

domenica 12 settembre 2010

Punti di vista 3

Dalle cronache di Stark: "Dentediferro da sotto mia ascia sparito è!
Prima o poi lui trovare e mia ascia ancora mostrare.
Paladino e druida litigare su chi ha ragione, a me importa poco.
A me tesoro di Dentediferro interessa, grosso forziere con tanti guldan all'interno... che bei momenti.
Poi fame, druida non brava donna a cucinare, forse perché ha peli, questo particolare mi devo ricordare se donna prenderò un giorno.
Meglio elfi trovati in gabbia a cucinare, anche se loro lingua non capire.
Poi riposo poi ancora scale.
Elfo incomprensibile di tempio parla sotto a cascata protetto da mostri cattivi.
Druida nemmeno brava a mostri uccidere, forse perché ha peli, questo particolare mi devo ricordare se donna prenderò un giorno.
Donna di Stark bella deve essere, cucinare deve fare, uccidere mostri deve sapere, tutte qualità belle per donna.
Nano peli ha e bravo a uccidere mostri, forse Stark nana deve cercare, questo particolare mi devo ricordare se donna prenderò un giorno.

venerdì 10 settembre 2010

Punti di vista 2

Dalle cronache di Ainwen: "mentre il Galoppino di Kyagar si riposava per le botte prese, io e il piccoletto amico degli elfi e con tanto cervello, siamo usciti ad investigare al di fuori della cascata per scoprire tracce di superstiti o di Dentediferro in fuga. Dopo aver perlustrato ogni anfratto siamo rientrati ed abbiamo scoperto che Khaless stava intimorendo degli elfi prigionieri con la sua parlata gutturale.
Richiamando Thendara la nostra patrona ed usando parole di rassicurazione io e il piccoletto siamo riusciti a rassicurare gli elfi che quel nano coperto di sangue, non era malvagio ma solo un pò grezzo.
Liberati gli elfi e ricevuti da loro alcuni importanti indizi su di un tempio sotto alla cascata, ci siamo riposati sufficientemente per affrontare i sotterranei.
La presenza di Ainwen è stata ancora una volta determinante per l'esplorazione e il controllo del campo di battaglia in cui si è distinta con strategia e disinvoltura, spingendo le armature magiche nemiche all'interno di un pozzo.
L'esplorazione si è conclusa con una difficile battaglia alle soglie di una prigione sotterranea divenuta la tana di 3 behemoth, nonostante la strategia impeccabile, le bestie hanno ferito più volte Ainwen che ha pagato per il suo coraggio e spirito d'avventura, ma nessun pentimento si legge sul suo volto, Ainwen continuerà ad affrontare i pericoli infondendo coraggio ai suoi compagni ed aprendo la porta successiva".

giovedì 9 settembre 2010

Punti di vista

Dalle Cronache di Khaless: "mentre l'eroico nano senza paura metteva in sicurezza la grotta cercando eventuali nemici nascosti e pericoli imminenti, Lit e Ainwen erano usciti a giocare con le palle di neve davanti alla cascata.
L'esplorazione di Khaless ha dato ben presto i suoi frutti, grazie al suo intuito e alla sua prontezza di spirito.
Ammassati come animali, Khaless ha salvato da morte certa 21 elfi rinchiusi in gabbia e denutriti, nonostante ciò gli elfi hanno dimostrato più gratitudine alla druida pelosa che al prode Galoppino, accettando di parlare in elfico con l'ultima arrivata...
Nonostante l'ingratitudine, Khaless forte dei suoi principi, si volse verso l'oscurità della grotta e verso quella porta metallica che divideva la grotta dai sotterranei del tempio.
L'indomani, dopo un meritato riposo, Khaless assieme all'amico poco letterato proveniente dalle steppe del nord, guidarono l'esplorazione del nuovo dungeon.
Determinanti furono i suoi fendenti contro le armature animate, mentre il piccolo halfling o gnomo (un tipo dalla razza incerta, ma non siamo razzisti) e la druida pelosa si pavoneggiavano di non aver utilizzato i loro poteri più forti.
E come reagire davanti all'apertura dissennata di quella porta (non aprite quella porta, recita un famoso poema nanico) se non con qualche martellata ben assestata?
Ah druida, troppo avventata sei e difatti i lucertoloni ti hanno battuto per bene, ma grazie all'infinita saggezza di Kagyar ancora una volta sei stata salvata...
Con lo sguardo volto verso l'ennesima porta, pronto a martellare la mano della druida al primo accenno di apertura, Khaless guarda i suoi compagni soddisfatto delle sue imprese e della protezione che riesce a loro garantire... Anche oggi il mio scudo si è erto a difesa dei più debolipensa mentre una lacrima bagna la sua guancia".

mercoledì 8 settembre 2010

Il dungeon sotto alla cascata

Esplorando il covo di Dentediferro, oltre ad aver incontrato Valish e i superstiti della sua tribù (post precedente) Khaless trova ed apre con l'aiuto di Ainwen il forziere di Dentediferro dove erano custodite tre pergamene e molti guldan...
Dalle pergamene si apprende che Dentediferro ha un capo di nome Kalarel il corvo, il quale sta trattenendo a fatica i troll (le scorte di cibo stanno per finire) e nel mentre gli ordina di dare in pasto l'unicorno vivo al drago, sperando che sia di suo gradimento.
In una terza pergamena il corvo chiede ad Agrid di ritornare perché deve organizzare una spedizione al picco di Kurtulmak e di abbandonare la ricerca dello specchio del drago perché è una patacca.
L'elfo Valish invece narra agli eroi, del dungeon sotto alla cascata e del tempio in esso custodito.
Gli elfi hanno lavorato e scavato sulla tomba di un drago di nome Cratos alla ricerca del suo tesoro e del suo pugnale (un drago con un pugnale? mah!).
Valish non è mai entrato nel tempio e non ne conosce la locazione precisa, in compenso vi descrive una serie di  guardiani presenti nei cunicoli e alcuni mostri molto pericolosi, contro cui gli stessi goblin di Dentediferro hanno combattuto e che hanno ricacciato nelle profondità della terrà.
Valish mostra alla Compagnia l'ingresso del dungeon, una pesante porta di ferro...socchiusa.
Gli eroi scendono le scale alla ricerca di Dentediferro e dei segreti custoditi nel dungeon e si imbattono in alcune statue guardiane e nella tana dei Behemoth...
Ainwen gioca con una porta e scoppia la battaglia... l'esplorazione continua....

martedì 7 settembre 2010

La tribu di Asgard

Dopo la presunta sconfitta di Dentediferro, la Compagnia del Fato esplora le caverne al di sotto della Cascata dell'unicorno e trova 21 elfi denutriti rinchiusi in alcune gabbie.
Gli elfi sfiniti non rispondono agli stimoli della compagnia, fino a che Ainwen in elfico invoca Thendara la divinità elfica patrona delle razze silvane.
Uno degli elfi prende la parola e chiede aiuto, acqua e cibo per i superstiti della sua tribu.
L'elfo si chiama Valish ed è un chierico di Thendara, apprezza il vostro aiuto e quando si rassicura sulle vostre intenzioni vi racconta la sua storia.
La sua pacifica tribu due mesi fa è stata catturata da Dentediferro, erano circa 100 elfi; i giovani e forti sono stati portati alla Rocca Oscura mentre i vecchi e i bambini sono stati portati alla cascata come ostaggi per costringere i giovani a collaborare.
La tribu elfica si chiama Tribu di Asgard e la leggenda narra come questa tribu di elfi provenga da Asgard il piano divino in cui vivono gli dei nordici come Odino, Thor, Loki.
La tribu fu esiliata da Odino, ma Valish vi racconta che seconda la leggenda è stato un piano di Loki.
Nel sangue degli elfi è nascosto un segreto per il viaggio planare che il capo di Dentediferro vuole scoprire, segreto di cui Valish non è a conoscenza e ritiene non esista.
Degli elfi portati alla Rocca Oscura non si sa più nulla ed è molto preoccupato, invece dei 60 portati alla cascata con Valish ne sono rimasti in vita solo 21.
In questi due mesi di prigionia gli elfi sono stati usati come lavoratori nelle grotte sotto alla cascata.
Sembra infatti che sotto alla cascata si nasconda un tempio e una tomba di un drago il cui nome era Cratos, gli elfi hanno ritrovato il tesoro del drago e un pugnale che il capo di Dentediferro stava cercando.
Terminato il lavoro sembra che Dentediferro non avessi più bisogno degli elfi e li stesse lasciando morire di fame.
Ah proposito e Dentediferro? il riassunto continua con la sua ricerca in un nuovo post :)

venerdì 3 settembre 2010

Nell'oscurità...

echeggia una risata diabolica... venite, venite, liberatemi orsù, sento il vostro desiderio di potere e ricchezza... abbandonatevi a me, farò tutto per voi...