giovedì 29 settembre 2011

Battaglia contro occhio di gelo

Rintanati all'interno della fucina, Helin scorge che le porte del castello vengono chiuse dall'interno mentre un beholder Gauth fugge verso le vie profonde.
Temendo che il fuggitivo ritorni con alleati, Helin, Melodia e Norwin si dirigono da soli verso la pesante porta di accesso alle vie profonde per celebrare un rituale e sigillarla.
Terminato il rituale gli eroi decidono di riposarsi per ideare un piano d'assalto.
Durante il riposo però la temperatura scende di molti gradi tanto che, aprendo leggermente uno scuro, un sorprendente paesaggio imbiancato di ghiaccio e neve si presenta alla vista di Adram.
La temperatura proibitiva sotto zero era causata dalla tormenta di neve che proveniva dall'interno delle mura del castello, il Beholder doveva aver dato vita a qualche sorta di rituale per congelare gli invasori.
Non c'era tempo da perdere, con condizioni climatiche così estreme, rimanere fermi poteva essere fatale.
I primi geloni e conseguenze del clima non si sono fatte attendere, si doveva intervenire... sfondare la porta del castello era impossibile, ma il buon Adram pensò bene di scalare le mura del castello con un rampino ed aprire le porte dall'interno. Fortunatamente non c'erano guardie nella corte e nemmeno all'interno del castello. L'esplorazione delle stanza ghiacciate ha portato solo alla scoperta di un pesante libro con le cronache della cittadella duergar Sapphiredge. Finalmente un nome per quel luogo, anche se di magra consolazione. Al secondo piano del castello la sala del trono, ma di "occhio di gelo" nessuna traccia.
L'ultima rampa di scale conduceva sul tetto e proprio li circondato da una sfera azzurra di energia stava il beholder che irradiava neve, freddo e vento verso la città.
Nel disegno, Adram viene colpito da un raggio telecinetico
La battaglia fu molto complessa, il pavimento ghiacciato limitava i movimenti e si poteva scivolare proni. Occhio di gelo colpiva con i suoi raggi immobilizzanti i più forti del gruppo e quando si trovò in difficoltà si circondò di una spessa corazza di ghiaccio magico. A vedersela brutta furono Melodia e Adram che furono scaraventati giù dal tetto a causa di alcuni raggi telecinetici, mentre Khaless rimase la maggior parte del tempo immobilizzato a prendersi colpi su colpi. A risolvere la situazione e a guastare le feste al beholder ci pensarono la maga Helin con alcune potenti magie con il fuoco e Norwin con il suo formidabile arco.
Occhio di gelo fu così sconfitto e il primo grosso ostacolo all'esplorazione della cittadella rimosso.

mercoledì 28 settembre 2011

Sapphiredge, la cittadella duergar

Sapphiredge
La leggendaria cittadella duergar di Sapphiredge costruita in profondità sotto al picco di Kurtulmak, è divenuta famosa perché ha dato i natali al famoso condottiero duergar Horgar Firehand. Il nano, figlio di re Atrax Firehand, è divenuto re dei duergar ed ha condotto una martellante campagna armata contro i nani di Casa Roccia fino alla sua misteriosa scomparsa.
Sapphiredge nonostante ciò, era già famosa per i suoi artigiani fuochisti responsabili della costruzione di complicati macchinari a carbone.
Fondatore della cittadella e progettista.del grande ascensore era Blystar Kogolor, nano illuminato che stuzzicò ed ispirò l'operosità dei duergar anche nei successivi anni dopo la sua morte, tuttavia i 150 anni in cui Blystar governò furono i più luminosi di tutta la sua storia.  
Il grande ascensore
Korgat Firehand assassinò Blystar dopo aver scoperto che il re non era un duergar ma proveniva da un mondo più profondo delle vie profonde. Korgat prese il suo posto al trono ma morì avvelenato 10 anni dopo. Gli successe suo figlio Atrax Firehand detto la forgia, che ebbe 21 figli (assai insolito per i nani figliare così tanto) uno dei quali divenne famosissimo in bene tra i duegar e in male tra i nani di casa roccia (Naturalmente ci riferiamo a Horgar Firehand). Dei suoi numerosi figli, 9 morirono in guerra, 8 femmine si sposarono, una divenne chierica e solo l'ultimo, quello che non andò in guerra, prese il suo posto.
Vorkor Firehand, detto il pauroso, non sapeva governare, non godeva del rispetto dei suoi sudditi, non era abile a lavorare i metalli, non amava picchiare orchetti con il martello, non difese i confini, non guidò i nani in guerra, isolò la città perdendo molti traffici commerciali e molti abitanti.
Non prese moglie, sospettava di tutti e temeva per la sua vita, se temeva qualcuno lo faceva incarcerare.
A causa di un terremoto la cittadella subì dei danni che Vorkor non riuscì a riparare completamente, e con pochi abitanti a disposizione, non riuscì a difendersì dagli assalti delle creature del sottosuolo. Poco tempo dopo la cittadella fu abbandonata e di re Vorkor non si seppe più nulla. Era il 793 DI.
Solo molti anni più tardi il nano Durahnan Oakenshield riscoprì la cittadella e decise di farla diventare la capitale del suo futuro regno e il luogo dove custodire la sua tomba.
Come gli avventurieri sanno, solo la seconda parte dei desideri del nano si è avverata!

lunedì 26 settembre 2011

Horgar Firehand

Horgar Firehand
Horgar Firehand è un famoso condottiero duergar nato nella cittadella duergar di Sapphiredge, che ha condotto una sanguinosa e martellante campagna militare lampo contro casa roccia verso il 730 DI.
Casa Roccia perse diverse città nelle vie profonde del confine orientale fino a che i clan Everast e Torkrest non scesero in campo congiuntamente per difendere la propria terra.
La guerra durò in totale cinque anni e vide la sconfitta dei nani per ben 12 volte nei primi 8 mesi, prima che il condottiero Horgar Firehand sparisse nel nulla.
Le truppe duergar senza il loro capo persero di idee ed iniziativa; puntarono a consolidare i territori conquistati, ma finirono per perderli tutti negli anni successivi.
Le storie che circolano sulla sparizione di Horgar sono numerose, ma nessuna è attendibile, il clan Buhrodar ritiene che il nano sia stato esiliato da Kagyar in un'altra dimensione, i duergar ritengono che Horgar sia stato intrappolato da un mago da qualche parte e quando si libererà, riprenderà la guerra contro Casa Roccia. I duergar dopo quella guerra si ritirarono nelle vie profonde e non vi furono più scaramucce con i nani. Molti popoli di superficie che vivono in prossimità di casa roccia, ignorano addirittura l'esistenza dei duergar essendo oramai due secoli che non appaiono in superficie.

giovedì 22 settembre 2011

Entra in scena la star!!!

Dopo la battaglia sulle scale Norwin, nota che un barghest in forma bestiale si allontana velocemente verso il castello ghiacciato.
I pericoli non sono finiti e la soluzione migliore è quella di nascondersi tra gli edifici della città per far perdere temporaneamente le tracce.
Adram va in avanscoperta, localizzando il cimitero della cittadella, il luogo un cui sono custodite le tombe del seguace di Thanatos il nano Durahnan Oakenshield e del suo compagno Briggs Thorduin.
Vi sono alcune scritte che il vendicatore non sa decifrare e decide pertanto di tornare indietro.
Nel frattempo viene trovato l'edificio che custodisce i pezzi di ricambio dell'elevatore e l'imponente caldaia sotterranea che ne è il motore. La caldaia è spenta e inutilizzata chissà da quanto tempo, impossibile da mettere in funzione senza un team di esperti fuochisti.
Khaless ed Helin decidono di andare a decifrare da soli le scritte fuori dal cimitero, il gruppo si divide in due esattamente prima di una nuova battaglia.
Alcuni barghet sono rimasti nascosti tra le abitazioni ed hanno osservato i movimenti degli avventurieri, quando il nano e l'elfa si sono allontanati dal gruppo è scattato il piano di assalto.
Al suono della campana di allarme, due gruppi organizzati hanno assalito gli avventurieri, senza successo!
Occhio di gelo
Dopo questa battaglia il gruppo si riunisce nuovamente, per tirare il fiato e per fare il punto della situazione.
La resistenza degli occupanti della cittadella sembra sia stata sbaragliata, non è escluso che qualche altro avversario sia nascosto tra gli edifici o al castello, però l'esiguo numero di assalitori dell'ultima battaglia, fa ritenere gli eroi che anche i nemici hanno perduto molti uomini e forze.
Dalla visita in cimitero Khaless riporta che effettivamente in quel luogo sono sepolti i due nani, ma che il terreno attorno al cimitero è influenzato da una potente magia necrotica.
Tenendo d'occhio il castello, Adram guida il gruppo all'esplorazione della breccia, dalle rilevazioni di Khaless sembra che la breccia sia successiva all'età della cittadella e che sia stata modificata per ospitare delle scale ed una imponente e massiccia porta difensiva, purtroppo scaricata dalle sue rune di protezione.
A lato della porta la scritta "alle vie profonde".
La porta trema, inizia ad aprirsi, gli eroi fuggono e si rifugiano in un'abitazione, dalle vie profonde emerge un grande Beholder ghiacciato, che accortosi della mancanza dei suoi uomini, si dirige al castello per accertarsi dell'accaduto. Entrà in scena la star!!!

venerdì 16 settembre 2011

Battaglia alla cittadella

Dopo il combattimento sulle scale, la Compagnia dell'Alba arriva alla cittadella sotterranea.
La cittadella ha una base quadrata di 200 metri per lato, divisa in 4 quartieri da due strade principali a croce. Gli edifici son stati costruiti in modo sobrio, solido come piace ai nani e i quartieri hanno uno schema urbano ripetibile, tranne il castello che occupa interamente lo spazio di un intero quartiere. All'incrocio delle due strade principali, riposa l'elevatore, simile ad una enorme cassa chiusa, capace di contenere carri e animali, un'opera ingegneristica notevole.
La cittadella appare senza vita, esplorando le strade e le case, sembra che sia stata abbandonata in fretta e furia dai suoi abitanti. Unica nota stonante è il castello, ghiacciato, ed una grande breccia irregolare al termine di una strada. Oltre agli elementi finora descritti, al termine di una delle strade, scolpito nella roccia c'è un grande arco chiuso da una grata.
Muovendosi furtivamente tra gli edifici, Adram scopre tuttavia che la cittadella non è così disabitata.
Barghest
A guardia del castello Adram nota un barghest, a guardia della breccia attorno ad un fuoco 2 barghet ed 1 beholder, a guardia dell'arco attorno ad un fuoco 3 barghest e 2 beholder.
E' presumibile che a guardia delle scale da cui gli eroi sono scesi, vi fossero i 2 barghest e i 2 beholder dello scontro precedente che fortunatamente non è stato ne sentito ne notato!
Come sfruttare la situazione prime che le aberranti creature scoprano la mancanza dei loro compagni?
Questa è la parte che gli avventurieri preferiscono..ideare un piano.
Khaless: il nano è amante delle fogne, la cittadella ne è provvista e pertanto viene iniziata l'esplorazione di un condotto, salvo poi abbandonare l'idea per i seguenti motivi: poco spazio per difendersi e..quasi sicuramente sembrano abitate!
Helin: avrebbe voluto fare un rituale di silenzio in un edificio vicino ad uno dei posti di guardia, attirare un pò di guardie e tendere loro un'imboscata senza fare troppo rumore. Dopo di che passare al posto di guardia successivo. L'idea però non è stata presa in considerazione.
In compenso si decise di optare per una formidabile idea, scalare una delle mura di guardia del castello alta 12metri e scivolosa a causa del ghiaccio, per farlo Adram avrebbe proceduto furtivamente fino a sotto mura per lanciare un rampino, sincronizzandosi con Helin che nello stesso momento avrebbe fatto un rumore (magico) per distogliere le guardie dalle mura verso un edificio davanti alle mura nello stesso lato in cui si voleva scalarle (?).
Gauth
Fatto ciò, la guardia fu effettivamente attirata dal rumore, ma andando verso l'edificio notò Adram sotto alle mura del castello con la corda in mano.
Dopo il fuggi fuggi generale, gli eroi si ritirarono verso le scale a fini difensivi attendendo le guardie che impiegarono circa 10 minuti per organizzarsi e dare loro la caccia.
Il difficile combattimento avvenne sulle scale tra gli eroi e 5 barghest e 3 beholder.
Gli eroi risultarono ancora vincitori, ma per qualche motivo, ognuno sapeva in cuor suo che il peggio doveva ancora venire...

giovedì 8 settembre 2011

La cittadella Duergar

La grande sala che si apriva sotto alla grata di ventilazione, era sicuramente l'ingresso della cittadella Duergar.
Dietro alle maestose porte era situato il meccanismo di apertura, che dopo un attento esame, risultava manomesso e rotto in una delle sue parti.
Attigue alla grande sala c'erano alcune stanze, un'armeria, una cucina, tutto il necessario per ospitare quello che doveva essere il corpo di guardia., tutto naturalmente abbandonato e coperto da decenni di polvere.
Al centro del soffitto della grande sala, era fissata una ruota dentata massiccia alla quale era connessa una catena che scendava verso il baratro circolare sottostante, probabilmente un arcaico elevatore per trasportare dalla cittadella bassa alle porte qui presenti, carri, animali e altro.
Il baratro aveva un diamentro di 20 metri ed era profondo almeno 400 metri, circondato da una ripida scala che scendava verso l'oscurità.
La nuova Compagnia dell'Alba, dopo aver esplorato in lungo e largo la sala d'ingresso della cittadella, prese la decisione di scendere per il baratro, incamminandosi lungo le scale.
Dopo una interminabile discesa, le scale terminarono su di un pianerottolo a circa 10 metri dalla fine del baratro conducendo ad un lungo corridoio fiocamente illuminato.
Guardando al di sotto delle scale, gli avventurieri si accorsero che erano al di sopra della cittadella, ma per giungere al suolo vi erano ancora centinaia di metri.
Non appena i 5 eroi svolsero l'angolo abbandonando alle loro spalle le scale, incontrarono il peggiore dei loro incubi.. un Beholder!
Tuttavia nonostante lo spavento, la prontezza di riflessi di Adram salvò il gruppo che abbattè la mostruosa creatura caricando e prendendola alla sprovvista.
Tutto qui? era forse così debole la spaventosa creatura che aveva intimorito il drago bianco?
Proseguendo verso il basso lungo il corridoio e numerosissimi gradini iniziò una lenta discesa (ecco perché avevano costruito l'elevatore, per fare prima); da alcune feritoie, Adram e Norwin iniziarono a studiare la cittadella.
Non era grandissima, era divisa in 4 quartieri, uno dei quali appariva come una fortezza ghiacciata.
Le abitazioni sembravano disabitate, non c'erano luci, odori, fuochi, nulla! Tuttavia qualche ombra fu vista spostarsi lungo le strade.
Giungendo quasi al pianterreno, Adram sentì nuovamente dei rumori.. una voce, c'era qualcuno che si stava azzuffando e parlava il gergo delle profondità.
Andando furtivamente in avanscoperta, Adram scoprì che i due che si azzuffavano erano due strani goblin pelosi, mentre un altro beholder arrivò a sedarli..
Un secondo beholder? questa storia comincia a puzzare.
Nuovo combattimento e nuovo agguato, questa volta però il combattimento fu molto più arduo... i due goblin si rivelarono essere Barghest, mentre i beholder erano ben due, uno dei quali privo di occhi superiori, al contatto con l'arma di Khaless esplose in una fiammata colpendo tutti.