martedì 10 giugno 2014

La colonna delle suppliche

Dal porto il tunnel procedeva immerso nell'oscurità verso il centro della guglia.
Nascosti all'interno di alcuni carrelli minerari, gli avventurieri procedevano in silenzio spinti da alcuni paladini camuffati da schiavi.
Secondo le informazioni raccolte dagli uomini liberati, alla fine del tunnel avrebbero trovato resistenza e anche lungo il binario minerario avrebbero potuto incrociare altri githyanki e schiavi di ritorno dalla zona degli scavi.
Lungo l'interminabile marcia, si pianificarono numerose azioni e controffensive, ma a riportare l'ottimismo fu dapprima un pizzicore e in seguito la certezza che la magia arcana aveva ripreso a funzionare in prossimità dell'arrivo: erano arrivati al centro della guglia.
La colonna che sosteneva Sigil era cava all'interno, una profondissima e altissima cavità riempita solo da una sinistra e allo stesso tempo affascinante colonna di luce viola. Aguzzando la vista all'interno della luce vi vedevano volti ed immagini sfocate di vita familiare e battaglie.
Amnesia fu la prima a toccarla attirata da un impulso irresistibile. Al tocco Amnesia ebbe un sussulto e il suo tatuaggio a forma di rosa che aveva sul braccio prese vita e si espanse in tutto il corpo trasformandosi in un intricato groviglio di rovi e spini. "Rasorvite" sussurrò uno dei paladini.

venerdì 6 giugno 2014

Assalto al porto Githyanki

Dopo una furente battaglia, la nave Githyanki è stata conquistata.
Interrogando i prigionieri ed estrapolando informazioni dal diario del capitano gith, i guerrieri dell'alba e il cardinale Berthorn pianificano la prossima mossa: catturare la nave carico Githyanki che scarica i materiali inerti dal porto gith e con le due navi in possesso, cariche di paladini, assaltare il porto githyanki sotto alle nubi del caos elementale.
Il piano di assalto prevedeva molte possibilità, ma il vero pericolo era rappresentato dalla mancanza di magia arcana e divina in prossimità della guglia. In caso di eccessiva resistenza dei difensori, l'assalto si sarebbe tramutato in una carneficina senza pozioni magiche funzionanti e poteri di cura.
L'indomani, senza indugio, sia la Kagyar I che la Mahlhevik che la nave militare githyanki carica di paladini partirono per la guglia con lo scopo di catturare la nave trasporto nominata più sopra.
La dea bendata spesso rivolta verso altri lidi, in questa occasione volse lo sguardo verso i coraggiosi avventurieri e catturare la seconda nave nemica fu più facile del previsto.
Con le due navi a "trazione" psionica cariche di chierici e paladini iniziò la lunga ascesa della guglia fino al porto Githyanki.