venerdì 29 agosto 2014

L'incontro con Ixion

Kratox chierico di Ixion
Solo pochi mortali nella storia sono stati al cospetto di Ixion, immortale della conoscenza. L'aspetto non era di certo appariscente. L'immortale appariva come un piccolo vecchietto vestito da monaco e con un bastone da passeggio. Nell'altra mano teneva un libro che ogni tanto leggeva e poi chiudeva quasi fosse un movimento automatico. L'anziano dio trovò stupefacenti le notizie sulla risurrezione della Signora del Dolore tanto che avrebbe desiderato trattenere a lungo gli avventurieri.
Helin stessa era molto tentata di fermarsi, ma purtroppo l'opportunità di assestare un duro colpo alla regina lich non si sarebbe ripresentato.
Aramil fece la sua scelta, sarebbe rimasto lui con Ixion, lasciando così liberi gli avventurieri di proseguire la sfida alla regina dei Githyanki. Ixion apprezzò molto il "sacrificio" del giovane tanto da offrire in cambio uno dei suoi chierici. Il draconide Kratox avrebbe seguito i guerrieri dell'Alba nelle loro avventure ed avrebbe tenuto informato il dio dei loro progressi. Infatti il dio non si capacitava di come degli esseri così deboli fossero riusciti a riportare in vita la Signora del dolore.


L'incontro con Ixion fornì però una importantissima informazione: esisteva un passaggio alternativo per tornare a Mystara non sottoposto alle leggi del Consiglio di Mystara. Ixion faceva parte del Consiglio del Mondo cavo, ovvero il mondo che esisteva nelle viscere di Mystara e dove venivano portate tutte le razze create dagli immortali in via d'estinzione. Il Consiglio del Mondo cavo aveva infatti questo compito, salvaguardare l'ingegno delle divinità. Dal Mondo cavo sarebbe stato possibile raggiungere la superficie di Mystara, conoscendo la strada corretta.
I Guerrieri dell'alba non potevano aspettare ulteriormente e, se volevano utilizzare il quoti per danneggiare la regina lich, dovevano andare. Rimasero d'accordo con l'immortale per il passaggio verso il Mondo cavo a tempo debito.
Tornati a bordo della Malhlevick, gli avventurieri tornarono a Excelsior assieme alle altre navi dei paladini di Kagyar per incontrare l'alto chierico BertHorn. Il piano che frullava nella mente della maga Eladrin era di far schiantare la città della regina lich su Mechanus, ma i tempi per raggiungere il "piano" delle macchine erano improponibili.
14 giorni di viaggio erano troppi da affrontare con il pericolo che l'attacco al porto githyanki fosse scoperto e che qualcuno cercasse di contattare il beholder Tarvas attraverso la Pietra della comunicazione scovata tra i suoi averi.
Dopo molte ore di discussione, il piano cambiò.
La Malhlevick si sarebbe diretta verso Asgard, il piano della battaglia. Helin avrebbe contattato tramite rituale l'alto chierico di Odino e l'avrebbe informato dell'imminente arrivo su Asgard della città della regina lich. Il chierico non avrebbe dubitato delle parole di una degli avventurieri che avevano recuperato lo Stendardo di Thor. I giorni di viaggio nel mare astrale verso Asgard erano solo 2 riducendo di molto i rischi di navigazione. Secondo il timoniere Rah, uno degli esponenti più alti in grado dei mercenari Mangiapeccati a bordo, la compagnia mercenaria dei Mangiapeccati e gli asgardiani stessi avrebbero combattuto volentieri contro i pirati githyanki e la loro regina. Prima della partenza per il piano della battaglia rimaneva solo da interrogare i prigionieri githyanki per raccogliere informazioni sulla spedizione di Tarvas, nel caso qualcuno provasse a contattare il beholder tramite la pietra.
Tutto era pronto per la partenza quando la Pietra di comunicazione si attivò... seguendo il piano Melodia rispose nel linguaggio dei beholder e Helin camuffò magicamente la sua voce. Era Uxor, generale delle forze dei Githyanki. Le risposte forse l'avevano convinto. Secondo la trama ardita da Helin, Tarvas dovette affrontare diversi pericoli, compreso un gruppo di avventurieri arrivati dal piano materiale, ma era quasi arrivato in cima alla guglia. Uxor chiese a Tarvas di tenerlo informato: la regina lich era impaziente di celebrare il rituale.
Oramai si era in ballo ed urgeva raggiungere Asgard il prima possibile. La Malhlevick salpò verso Glorium e da qui verso il mare astrale confidando che nessuno ancora notasse la risurrezione della Signora del Dolore.

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