venerdì 30 settembre 2016

Undici di sera

Gentilissimo,
la persona che le porge questa lettera è un mio servitore incaricato di cercare avventurieri dotati.
Non le dirò per ora ne chi sono ne perché sto cercando persone come lei.
Purtroppo il mio servitore è muto e non potrà rispondere alle sue domande, ma sa difendersi bene.
La invito a cenare ed ascoltare una storia attorno ad un fuoco presso il mio accampamento presso il torrente di Indre nel principato del Klantyre l'11 di nuvmont 1014.
Per il disturbo che le ho arrecato o per le spese del viaggio che intraprenderà, il mio servitore le darà ora 5 ducati e sarà libero di accettare o meno il mio invito.
Nel caso accolga la mia proposta e desideri incontrarmi vi sono 25 ducati che l'aspettano.
Lei non avrà altri obblighi nei miei confronti se non quelli di ascoltare la mia storia.
I miei ossequi

Firmato
Undici di Sera

giovedì 29 settembre 2016

Il ritorno del Jarl

Tre giorni dopo la sconfitta dei Marchiorosso, un nano ubriaco intento a vomitare nei pressi del Tunnel di collegamento con la cittadella di Thorduin, vide sbucare dalla montagna un carrello su rotaia con sopra tre uomini drago.
"ai draghi, ai draghi" gridò il nano alticcio prima di sbattere contro la palizzata e finire steso al tappeto.
I tre uomini drago non erano altro che tre draconici della truppa mercenaria dei Mangiapeccati. Assieme a loro c'erano due nani e una Tiefling.
Il Jarl Khaless Thorduin era finalmente uscito dalla cittadella, segno che il portale verso i piani era stato aperto. Con lui c'era l'inseparabile consigliere reale Melodia Moratz che per conto del re aveva supervisionato l'apertura del portale.
Era il 18 di Eirmont e il Vestland era ufficialmente collegato al multiverso, ora i messaggeri potevano partire verso le nazioni vicine.
Grandi profitti si aspettavano da questa nuova tratta commerciale.

martedì 27 settembre 2016

La sconfitta dei marchiorosso

Come avrebbero reagito i Marchiorosso vedendo una trentina di nani alle loro porte?
Il numero di mercenari all'interno delle mura, a spanne poteva essere sulla ventina di elementi, salvo qualche aggiunta o defezione. Non si poteva rischiare di rimanere fuori dalle mura e il seppur piccolo vantaggio numerico doveva essere sfruttato nel migliore dei modi.
Per tale motivo, gli avventurieri a cavallo precedettero i nani a Thorduin's gate.
Entrò nel piccolo villaggio fortificato solo la paladina Dania e Jonas invisibile, mentre gli altri tre compagni attesero in silenzio fuori del villaggio.
Le guardie al cancello erano doppie e nel villaggio si respirava una pesante atmosfera. Alcuni mercenari seguivano passo passo la paladina mentre Jonas invisibile, faceva del suo meglio per non lasciare tracce.
Dania fu informata dalla chierica Linene di Frey, che Sildar Hallwinter era stato imprigionato dai Marchiorosso con una stupida scusa. Il numero preciso dei mercenari presenti era 24.
La chierica disse pure che i mercenari stavano architettando qualcosa in quanto da due giorni stavano preparando un carro vicino alla loro caserma.
I tentativi per scoprire le intenzioni dei Marchiorosso non dettero i loro frutti ed arrivò presto sera.
Nel frattempo i nani del clan Torkrest arrivarono e si accamparono poco fuori dalle mura lunga la strada principale. Bear, Vexstra e Phelaia fermarono i nani dall'assaltare il villaggio, promettendo più goblin da uccidere per tutti, oltre che bevute a volontà.
Verso sera il piano dei mercenari si attuò. Il loro comandante appiccò il fuoco alla caserma mentre il povero Hallwinter era ancora imprigionato al suo interno e con tutti i mercenari abbandonò il villaggio.

domenica 25 settembre 2016

Chiamata alle armi per il clan Torkrest

Oltre agli avventurieri, ripartirono per Rhoona i due fratelli Rockseeker.
Le condizioni di Jonas non erano affatto buone e serviva l'immediate cure magiche di un chierico.
Dopo tre giorni di viaggio, attraversando il pianoro delle manticore, il gruppo arrivò alla città del Jarl Stephan.
I fratelli Rockseeker corsero al proprio clan per raccontare l'impresa, mentre gli altri 5 alla locale chiesa di Forsetta a cui il monaco Jonas era devoto.
La cura arrivò appena in tempo, ma la sua pelle rimase alterata per sempre da moltissime piccole pustole. Il piccolo halfling avrebbe portato per tutta la vita, i segni sulla pelle di quella tremenda avventura.
Nel clan Torkrest nel frattempo c'era aria di grande festa per l'impresa, ma pure impazienza.
Il clan desiderava ottenere il permesso da parte del Jarl Khaless Thorduin di occupare la Cittadella dell'eco ma l'eroe nano era chiuso da tempo nella cittadella di Thorduin a causa dell'imminente apertura del portale verso i piani che sarebbe avvenuta proprio a Thorduin.
Il Jarl Stephan Rhoona non poteva accordare quel permesso direttamente al clan, scavalcando Khaless Thorduin.
Suggerì però agli avventurieri un piano: se il clan Torkrest avesse liberato Thorduin's Gate dal gioco dei mercenari Marchiorosso, quando l'eroe nano fosse uscito da sotto la montagna, avrebbe sicuramente accordato loro l'usufrutto della Cittadella.
Tale proposta sarebbe stata appoggiata anche da lui, Stephan Rhoona, se non altro per liberarsi del clan Torkrest accampato da molto tempo attorno alle sue mura.
Gli avventurieri si diressero così al clan per discutere della proposta.

Il sacrificio

Dania, Vexstra e Bear erano rimasti impotenti difronte agli eventi.
Jonas e Phelaia erano spariti per sempre nel semipiano di quelle aberranti creature.
La nana e il druido però non volevano accettare il sacrificio dei compagni, dovevano aprire un nuovo portale. La paladina rifiutò la proposta, l'apertura del portale avrebbe potuto rappresentare un pericolo per loro, per i nani e per il Vestland. Inoltre il rituale prevedeva un sacrificio umano, che Dania non avrebbe mai approvato.
Passarono due giorni dalla chiusura del portale e mentre i nani del clan Torkrest con Dania si prepararono a lasciare la Cittadella dell'eco per prendere la direzione di Rhoona, Bear e Vexstra si misero alla caccia di 3 bugbear fuggiaschi.
Uno lo uccisero, gli altri due riuscirono a catturarli vivi.
I due compagni portarono i bugbear nel tempio di Kagyar, studiarono il rituale e lo eseguirono.
Il bugbear scelto, inerme e impotente, guardò con occhi di supplica la nana, ma la sua preghiera silenziosa non servì a nulla. La nana con la collaborazione di Bear, profanò il tempio di Kagyar compiendo un sacrificio umano ed aprendo un nuovo portale verso il semipiano di Eihort.

Le progenie di Eihort

La strada che conduceva al sacro tempio di Kagyar era interrotta da una frana. Per aggirare l'ostacolo gli avventurieri passarono per le miniere di zolfo non senza qualche pericolo.
Arrivati ad una strana vasca decorata con simboli vagamente marini avvenne il primo incontro.
Quelle strane creature simili a delle meduse volanti erano difficili da ferire, immuni quasi a tutto tranne che alle armi magiche e ai poteri radiosi.
Scampati al primo scontro, Phelaia chiese al gruppo di fermarsi, non potevano andare avanti senza un piano. Nel libro trovato nel laboratorio dello gnomo mago, la storica trovò indicazioni sulla pozza magica ed anche sulle creature. Erano progenie di Eihort.
La forgia magica dei nani in grado di incantare le armi per qualche ora, poteva dare loro un pò di vantaggio su quelle creature.
Dopo aver recuperato le forze e incantato le armi, gli avventurieri entrarono nel tempio di Kagyar.
All'interno era stato compiuto un vero e proprio massacro, pezzi di corpi di goblin e bugbear giacevano ovunque, mentre sul fondo del tempio, al posto della statua della divinità dei nani, stava una breccia putrescente.
Era uno squarcio verso un semipiano.