venerdì 6 gennaio 2017

I segreti alchemici di Gustav Durst

Ireena Kolayana, chiese agli avventurieri un favore: dovevano recarsi presso l'abitazione di Gustav Durst, un amico del defunto padre, che da mesi non dava sue notizie. L'uomo probabilmente era morto, ma la donna voleva averne certezza.
Il nome inoltre, corrispondeva con uno dei possibili alleati indicati da Undici di sera.
I 4 si diressero verso la sua abitazione ai margini di Barovia pronti ad affrontare l'ignoto.
E l'ignoto non si fece attendere: la casa della famiglia Durst era chiaramente infestata e nascondeva al suo interno indicibili orrori frutto di lunghe sofferenze.
I Durst dovevano essere una famiglia nobile e facoltosa. Nello stemma familiare era impresso l'effigie di un mulino a vento, la loro probabile fonte di reddito e ricchezza. All'ingresso incontrarono due spettri di bambini, i figli di Gustav ed Elisabeth Durst. I bimbi, tutt'altro che ostili, raccontarono che nei sotterranei viveva un mostro e che loro padre non voleva che andassero di sotto.
Gli avventurieri entrarono in casa pronti ad affrontare il mostro, ma dei rumori attirarono la loro attenzione. In un salotto al primo piano incontrarono un uomo delle steppe, visibilmente ubriaco e conciato male.
Il suo nome era Noghai Medu del Clan Klonk, Tribù di Murkit. L'uomo era arrivato in Boldavia con altri compagni, con lo scopo...nessuno conosce quale. Ora i suoi compagni sono tutti morti. Privo di motivazioni e allo sbando, è entrato in questa casa all'apparenza disabitata con il fine di ubriacarsi sino allo sninimento. L'uomo era accompagnato da una pantera di nome Kita.
Noghai divenne con riluttanza il nuovo compagno di quel quartetto, non senza qualche difficoltà a causa dei suoi problemi alcolici e di carattere.
L'esplorazione dell'abitazione dei Durst dipinse un quadro familiare tutt'altro che felice e lontano dall'idea che il capofamiglia Gustav, potesse essere un valido alleato.
Numerosi dubbi nacquero anche su Undici di sera, ma queste considerazioni non trovano ora spazio.
Gustav Durst era di sicuro un mago aspirante alchimista. Faceva parte di una setta chiamata i Preti di Osybus. Con tali preti attirava ignare vittime in casa sua con il fine di compiacere sua signoria il principe Morphail ed anche per raggiungere un importante risultato alchemico. La risurrezione alchemica anche detta, risurrezione senza intervento divino. Esaminando i suoi scritti fu chiaro che Durst intendesse la reincarnazione, ma come poteva riuscirci?
In uno dei libri dal titolo "Segreti e miti alchemici del 5 circolo di Tural Durst" trovato nel suo studio troviamo scritto:
La sfida più grande per un alchimista non consiste nel tramutare i metalli ma di tornare in vita.
La risurrezione del corpo senza intervento divino è la risurrezione alchemica, uno dei segreti custoditi dagli alchimisti del 5° circolo.

Per risuscitare un antenato vi è la necessità di trovare le radici delle fondamenta della sua famiglia. Senza tali radici, l’antenato non potrà rigenerarsi.
Trovate il suo luogo natale, la sua casa, la residenza della sua famiglia per generazioni. Se scavate sottoterra troverete le sue radici. 
Non radici immaginarie, ma vere radici. All’inizio non sarà possibile distinguerle, ma se le bagnerete col sangue di un suo discendente dopo pochi giorni, cresceranno.

Ogni radice necessita di un sacrificio, da un componente differente della famiglia.
Alcuni sacrifici possono essere estratti dalle tombe degli avi, mentre altri devono essere prelevati da un donatore e conservati bene in soluzione di formaldeide.

Segue processo per la produzione della formaldeide...molto complesso

Le radici familiari attivate dal sangue di un discendente, attingeranno la loro forza rigenerativa dai sacrifici familiari che porrete a loro. L’ordine è fondamentale.
Ingredienti errati o un ordine errato possono produrre aborti o aberrazioni.

Al termine del processo, le radici partoriranno un seme di pianta acquatica. 
Il seme va tenuto in acqua per giorni fino alla sua fioritura. Spostatelo in un luogo buio, lontano da fonti luminose. Produrrà un frutto simile ad un grosso cocomero. 
Da quel frutto nascerà il vostro avo, proteggetelo fino alla pubertà. Tutti i suoi ricordi riappariranno e condividerà con voi i misteri dell’alchimia.

Qui si fermano i miei studi e i miei segreti. Li ho ivi custoditi affinché qualche mio discendente prosegua il lavoro fin qui fatto.
Cercate le radici.
Tural Durst poteva essere un antenato di Gustav, forse un potente alchimista residente in Boldavia.
Forse i due bimbi spettro ne sapevano qualcosa.

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