All'alba del 13 di
Thaumont l'esercito congiunto di Troll e Goblin dette l'assalto alla città di
Rhoona.
Stephen Rhoona nonostante la tensione del momento accolse con un sospiro la notizia, difatti l'attesa della battaglia nei 3 giorni precedenti, si è rivelata molto più snervante del previsto. Il mancato arrivo dei rinforzi da
forte Everarr non faceva pensare a nulla di buono, però l'istinto di Stephen gli diceva che lui e i suoi uomini avevano preparato tutto al meglio. Le linee di difesa non erano disposte solamente sulle mura della città ma erano state costruite delle barricate anche sulle strade che conducono alla fortezza. Molti covoli di paglia e fieno erano pronti per essere dati alle fiamme in caso di invasione e ad ogni cittadino aveva assegnato un compito. In caso di ritirata l'ultimo bastione di resistenza sarebbe stata la fortezza stessa in cui si erano già rifugiati i cittadini più vecchi e i bambini, però tale fortezza non poteva reggere ad un lungo assedio ospitando tutti i cittadini.
"
Meglio una morte veloce", diceva mastro
Thorduin, "
che morire di fame o malattia".
Dopo le prime scaramucce lungo le mura, il Jarls diede l'ordine di sparare il botto per avvisare gli avventurieri che potevano procedere col piano concordato.
L'azione della
Compagnia del Fato non sarebbe stata risolutiva, ma avrebbe almeno messo scompiglio tra le file nemiche.
Vestito per la battaglia si diresse verso le scuderie dove un un gruppo di 24 cavalieri lo stava aspettando.
In caso di caduta della
Porta del Mago o della
Porta del Re,
Stephen avrebbe guidato la carica contro gli invasori, permettendo così ai soldati di riorganizzarsi dietro le barricate.
Probabilmente sarebbe morto, ma se i suoi cittadini fossero sopravvissuti lo avrebbero ricordato come un eroe.
Il potente
Nimorazan nel frattempo guardava l'esercito nemico dalla sommità della sua torre.
"
Che seccatura" esclamò scocciato, "
chi mi risarcirà dei danni?"
Oh sto mago è proprio spilorcio!
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