Le truppe schierate al di fuori dalle mura attendevano l'attacco da un momento all'altro, Bergen la città fortezza della Guardia Nazionale era stata conquistata dai Troll e l'arrivo dei rinforzi dalla città di Tromso nel lato nord del fiordo è stato ostacolato da una trappola sapientemente tesa da alcune truppe goblin.
Emil Doepler fuggì dal suo palazzo protetto dalle ultime guardie a lui fedeli, non senza rammarico nel vedere il suo palazzo depredato dalle terribili creature.
L'alta maga Astrior Ottar tuttavia in accordo con Thors aveva già pianificato tutto, e il sacrificio del palazzo era necessario, anzi il sacrificio di tutta la città occupata lo era.
Le ultime ore di Bergen passate dai soldati dietro alle barricate servivano solo per piazzare la polvere nera nanica nel palazzo del Jarls, nella "chiesa riformata" e in altri punti ancora raggiungibile dalle guardie attraverso le fognature (pochi punti importanti a dir la verità).
Utilizzando i poteri del potente artefatto il Braccio di Múspellsheimr, l'alta maga calò su Bergen una pioggia di fuoco incendiando le abitazioni e innescando le polveri.
La pioggia durò per un interminabile minuto, dalle alte mura provenivano le urla e le imprecazioni dei Troll, tuttavia una parte di loro si gettarono nel fiordo, mentre un'altra parte si riversarono fuori dalle mura incontrando la morte contro le lance dei soldati.
Al termine della battaglia i pochi troll sopravvissuti si dettero alla fuga verso nord, mentre la città bruciava sotto agli occhi di Thors, dei suoi soldati e del basito Emil Doepler.
Lit, uno dei pochi Campioni rimasti illesi, fu assegnato alla protezione dell'alta maga rimasta profondamente debilitata dall'utilizzo dell'artefatto dei Giganti del fuoco.
Era la notte del 28 di Thaumont!
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