Temendo che il fuggitivo ritorni con alleati, Helin, Melodia e Norwin si dirigono da soli verso la pesante porta di accesso alle vie profonde per celebrare un rituale e sigillarla.
Terminato il rituale gli eroi decidono di riposarsi per ideare un piano d'assalto.
Durante il riposo però la temperatura scende di molti gradi tanto che, aprendo leggermente uno scuro, un sorprendente paesaggio imbiancato di ghiaccio e neve si presenta alla vista di Adram.
La temperatura proibitiva sotto zero era causata dalla tormenta di neve che proveniva dall'interno delle mura del castello, il Beholder doveva aver dato vita a qualche sorta di rituale per congelare gli invasori.
Non c'era tempo da perdere, con condizioni climatiche così estreme, rimanere fermi poteva essere fatale.
I primi geloni e conseguenze del clima non si sono fatte attendere, si doveva intervenire... sfondare la porta del castello era impossibile, ma il buon Adram pensò bene di scalare le mura del castello con un rampino ed aprire le porte dall'interno. Fortunatamente non c'erano guardie nella corte e nemmeno all'interno del castello. L'esplorazione delle stanza ghiacciate ha portato solo alla scoperta di un pesante libro con le cronache della cittadella duergar Sapphiredge. Finalmente un nome per quel luogo, anche se di magra consolazione. Al secondo piano del castello la sala del trono, ma di "occhio di gelo" nessuna traccia.
L'ultima rampa di scale conduceva sul tetto e proprio li circondato da una sfera azzurra di energia stava il beholder che irradiava neve, freddo e vento verso la città.
Nel disegno, Adram viene colpito da un raggio telecinetico |
Occhio di gelo fu così sconfitto e il primo grosso ostacolo all'esplorazione della cittadella rimosso.
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