Esplorando il covo di Dentediferro, oltre ad aver incontrato Valish e i superstiti della sua tribù (post precedente) Khaless trova ed apre con l'aiuto di Ainwen il forziere di Dentediferro dove erano custodite tre pergamene e molti guldan...
Dalle pergamene si apprende che Dentediferro ha un capo di nome Kalarel il corvo, il quale sta trattenendo a fatica i troll (le scorte di cibo stanno per finire) e nel mentre gli ordina di dare in pasto l'unicorno vivo al drago, sperando che sia di suo gradimento.
In una terza pergamena il corvo chiede ad Agrid di ritornare perché deve organizzare una spedizione al picco di Kurtulmak e di abbandonare la ricerca dello specchio del drago perché è una patacca.
L'elfo Valish invece narra agli eroi, del dungeon sotto alla cascata e del tempio in esso custodito.
Gli elfi hanno lavorato e scavato sulla tomba di un drago di nome Cratos alla ricerca del suo tesoro e del suo pugnale (un drago con un pugnale? mah!).
Valish non è mai entrato nel tempio e non ne conosce la locazione precisa, in compenso vi descrive una serie di guardiani presenti nei cunicoli e alcuni mostri molto pericolosi, contro cui gli stessi goblin di Dentediferro hanno combattuto e che hanno ricacciato nelle profondità della terrà.
Valish mostra alla Compagnia l'ingresso del dungeon, una pesante porta di ferro...socchiusa.
Gli eroi scendono le scale alla ricerca di Dentediferro e dei segreti custoditi nel dungeon e si imbattono in alcune statue guardiane e nella tana dei Behemoth...
Ainwen gioca con una porta e scoppia la battaglia... l'esplorazione continua....
Riassunto quasi accettabile. Non è stato messo adeguatamente in evidenza il ruolo determinante del paladino, il cui nome non è stato accompagnato dai dovuti aggettivi (eroico, intrepido,ecc. ecc.)
RispondiEliminagaloppino può andar bene? sghignaz, sghignaz, sghignaz...
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