Dopo la battaglia, Odar trova un tiefling che ha assistito a tutta la battaglia. Racconta che un Oni da sopra un terrazzo ha evocato dei demoni che hanno attaccato i mercanti della piazza ed in particolari i due nani venditori di chiavi per Mechanus. Al sopraggiungere degli avventurieri l'Oni si è prima acquattato ed in seguito ha sbattuto il bastone a terra ed è sparito in una nuvola di fumo lasciando sul posto il suo bastone magico ed un barile. Il bastone esaminato da Helin era davvero magico e si poteva ricavarne un discreto gruzzoletto, ma per quale motivo abbandonarlo così?
I guerrieri dell'alba si riuniscono al Tamburino rosso e decidono pertanto di passarvi la notte. Durante il sonno attorno al bastone magico recuperato nel luogo della battaglia, si diffonde dapprima una nuvola di fumo in mezzo alla quale appare un Oni. Tale creatura impugna il bastone e con l'altra mano prova a trafugare lo zaino a Helin.
Helin resiste a mala pena ai fendenti dell'Oni mentre Odar e Khaless si gettano su di lui. La creatura blu riesce infine a mettere al tappeto Helin e fugge con il suo zaino saltando dalla finestra e precipitando rovinosamente sopra ad una bancherella chiusa per la notte.
Odar insegue il fuggitivo il quale vistosi alle strette muta in forma gassosa e si dilegua nell'aria lasciando alle proprie spalle lo zaino della maga eladrin.
Cos'era quel bastone? e perché ha provato a prendere lo zaino ad Helin? Su consiglio di Melodia il rimanente tempo della notte lo avrebbero trascorso tutti assieme in una stanza differente.
L'indomani dopo colazione la compagnia si sarebbe diretta dapprima al Consorzio planare per informarli del sabotaggio del portale verso Mechanus e poi avrebbe cercato un passaggio per Celestia.
Stavolta però le gesta degli avventurieri avevano attirato l'attenzione dei mercenari Githyanki. Odar fu il primo ad accorgesi che alcuni di loro li stavano seguendo e, temendo un agguato, Helin propose di rifugiarsi nella locanda più vicina. Il proprietario del Bastione, locanda famosa per le sue fortificazioni e le sue tasche dimensionali per avventurieri, era un orco taciturno ma quando vide i lapis propose una discreta via di fuga. Mostrò agli avventurieri un passaggio per le fogne che permise loro di avvicinarsi abbastanza agevolmente al palazzo del consorzio. Zadara, la gigantessa delle tempeste a capo del consorzio, apprese con interesse gli ultimi avvenimenti ed in particolare il ritrovamento del barile di funghi di fuoco delle caverne. Il barile era marchiato con il simbolo delle caverne di Tos della coltre oscura. Avrebbe desiderato che Khaless e compagni fossero andati sul luogo per investigare, ma i guerrieri dell'Alba avevano un'idea differente. Raggiungere Celestia per informare il divino Kagyar di Amestris e di tutto ciò che sanno sul culto del grande nulla, su Onice e molte altre cose.
Nascosti all'interno di due casse, gli avventurieri attraversano in incognito il portale per Arcadia dove una nave del Consorzio li avrebbe aspettati pronta a salpare per Celestia.
Il resoconto è ottimo come sempre... ma io non mi raccapezzo più :)
RispondiEliminaHo dubbi perfino su chi sia il nemico..
Già, quando le story line si sovrappongono oppure quando si aprono continuamente nuove strade senza chiudere le vecchie, è un attimo perdersi, proprio per questo esiste il blog :)
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