Prima dell'alba Kurz e i suoi coboldi, assieme ai nuovi alleati, penetrarono nella cittadella. Le grandi porte erano aperte, il meccanismo di chiusura era stato rotto mesi prima durante la prima rivolta contro il drago. I coboldi di guardia sul fianco destro furono immobilizzati da Khaless e i suoi nuovi alleati. I coboldi di guardia sul fianco sinistro furono uccisi dai mercenari del marchiorosso guidati da Iarno Albrek.
L'azione dei mercenari indispettì non poco il jarls. Khaless aveva concordato con tutti gli alleati di non uccidere i coboldi se non strettamente indispensabile. Purtroppo non c'era tempo di mettersi a discutere con i mercenari e il mago, ora era il momento di rimanere uniti e affrontare il drago.
Kurz si affacciò alla voragine che scendeva nel ventre della montagna nel cuore di Sapphiredge.
Il coboldo gridò a pieni polmoni in draconico "Zannabiancaaa, sono tornato! Io Kurz... figlio di Zoi... e capo della tribù. Io.. ti sfido!!! Sono tornato dalla morte... per liberare il mio popolò." Il piccolo coboldo ripeté tre volte la frase sicuro di non dover attendere molto.
Zannabianca stava seduta sui suoi tesori. La dragonessa non li aveva ancora trasferiti tutti dal suo nascondiglio principale poiché la tribù dei coboldi gli aveva dato molti grattacapi. Kurz quel piccolo ribelle stava abbandonando per sempre la sua vita ed esistenza in questo mondo. Aveva punito tutti i suoi compagni nello stesso modo. Una lenta morte che doveva servire da lezione. Il piccolo coboldo capo della resistenza, sarebbe stato l'ultimo a morire. Il pomeriggio precedente era ancora attaccato al suo palo e non sarebbe sopravvissuto al freddo della notte.
Tuttavia c'era qualcosa che non la rassicurava e mentre tentava di dormire, sentiva uno strano odore nell'aria e le sue orecchie avvertivano delle grida lontane.
"sono tornato! Io Kurz ti sfido". Zannabianca sobbalzò. Non era un sogno, stava udendo veramente delle grida, non erano richieste di aiuto, ma di sfida.
Sembrava la voce di Kurz, ma il coboldo avrebbe dovuto essere morto o quasi morto, com'era possibile?
"Quaaaar" gridò scuotendo i muri della cittadella.
Un coboldo sfregiato si presentò rapidamente al cospetto di sua maestosità.
"Quaar, Kurz non dovrebbe essere morto? Non dovevano esserci dei coboldi di guardia a vegliare sulla sua morte? State forse architettando un'altra rivolta contro di me?"
Il servitore prostrato a terra non osava alzare lo sguardo, avvertiva la furia del drago, cercò di pensare ad una risposta che non gli costasse la vita. Infine si fece coraggio e disse "Mi-mia regina dal manto bianc-co, s-sono sicuro che Kurz sia morto e se non lo fosse... me ne assumo la respon-sabilità. La-lascia che sia io ad occuparmente, andrò subito a co-controllare."
Ma Zannabianca aveva altro in mente, questa volta avrebbe preso Kurz tra i suoi artigli e gli avrebbe schiacciato il cuore. Prima però avrebbe dato una lezione a Quar e a tutti i coboldi che non sapevano ubbidire alla loro regina.
La dragonessa aprì le ali, con un artiglio prese l'inutile servitore con se e spicco il volo. Nonostante l'ala gli facesse ancora male, salì velocemente il camino e puntò direttamente alla voce di Kurz gridando per l'eccitazione.
Quando sbucò dal camino però non trovò solo Kurz ma un gruppo di coboldi grassocci armati di archi e spade. Esclamò "Inutili creature" e Zannabianca soffiò atterrando tutti i presenti tranne Kurz che fuggiva verso le porte della cittadella. La dragonessa si ricordò di avere in mano Quar e lo lanciò verso il fuggitivo, colpendolo ed atterrandoli tutti e due. La regina scese al suolo e si avvicinò a Kurz e Quar quanto bastava per far sentire loro il fiato.
Estrasse gli artigli e con uno sguardo trionfante guardò le due nullità pronta a porre fine alle loro esistenza per sempre.
Ma ciò non avvenne, i coboldi atterrati dal soffio pochi istanti prima non erano tali. Protetti dalle pozioni di resistenza al freddo fornite da Melodia, Khaless e i suoi alleati si avventarono su Zannabianca colpendo più che poterono. Dalle porte entrarono i rinforzi, mentre lo stesso Kurz impugnando la sua spada affrontò il drago. La creatura provò a librarsi in volo, ma una rete era stata lanciata sulle sue ali da Sildar Hallwinter. Nonostante la superiorità numerica, Zannabianca non era un cucciolo di drago, ma una possente creatura senza rivali in zona. Incassò i fendenti, alcuni dei quali facevano molto male e poi rispose con colpi di coda, artigli e morsi agli aggressori. 2 mercenari morirono schiacciati dal drago, mentre altri 3 furono squartati dagli artigli e dal morso della creatura. Zannabianca riuscì a liberarsi dei nemici più vicini, ma il mezz'elfo Daran Edermath aggrappandosi alla rete riuscì a ferirla seriamente ad un'ala (la stessa ferita da Kurz nell'ultima rivolta). La dragonessa si scrollò di dosso il mezz'elfo facendolo rovinare malamente sul terreno affondando gli artigli nel ventre di altri due nemici.
Nonostante le perdite, Khaless vedeva il drago in difficoltà e doveva assestargli un colpo prima che potesse fuggire verso il basso e trovare riparo. L'occasione gli venne dopo un'azione avventata del mago Iarno, il quale simulò la voce di Kurz che sfidava il drago, attirando su di se l'attenzione della creatura. In quell'istante fatale in cui il mago rischiava di venir stritolato dal morso, Khaless trovò l'apertura nelle difese del drago e lanciò il suo devastante incantesimo divino.
Zannabianca barcollò, era stata incauta e non sarebbe sopravvissuta ad un altro colpo simile. Contò rapidamente gli avversari. 18 erano ancora troppi, Soffiò verso il soffitto generando una nube simile a nebbia, poi infilzando un altro mercenario del marchiorosso, si diresse verso le porte della cittadella e nonostante la rabbia, abbandonò Sapphiredge ai suoi nuovi padroni.
Il Drago era stato sconfitto e almeno per un bel pezzo non si sarebbe sentito parlare di lui.
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