Kurz e Rammalassar |
Kurz però non è un coboldo normale, alle spalle ha una vita d'avventuriero, anche se non è inserita nelle cronache che raccontano i bardi. Non è l'unico avventuriero della sua specie, altri coboldi possono essere incontrati in alcuni villaggi di confine o in alcune grandi città... la loro fama però è pessima.
Kurz figlio di Zoi (un grande capo coboldo) si è distinto fin da piccino per la sua intelligenza e curiosità, che lo portarono a lasciare il villaggio per conoscere il mondo. Fortunata fu la sua conoscenza con un saggio che vedendo il suo viaggiare solitario, lo prese con sè per mostrargli il mondo, o almeno quella parte in cui un coboldo avrebbe potuto camminare senza essere pestato. Kurz imparò così la lingua degli uomini ed imparò molto altro anche se gli fu chiaro che in quel mondo di umani, elfi e nani non c'era posto per lui. Decise di far ritorno alla sua tribù e durante quel viaggio conobbe degli avventurieri d'altri tempi, i famosi Lord di Karameikos Nizar, Sam e Said con i quali visse la sua avventura più grande: uccisero il drago rosso Rammalassar. Tornato alla sua tribù carico di tesori e del trofeo più ambito (la testa del drago), suo padre Zoi abdicò a suo favore. Gli anni seguenti furono i più felici per lui e la sua tribù, Kurz prese moglie, ebbe molti figli e soprattutto tenne la sua gente lontano dai problemi e dagli avventurieri sotto al picco di Kurtulmak. Questo almeno fino ai primi di Thaumont quando da est arrivò volando il grande Zartharyosix con le sue viverne.
Kurz scrutò il grande drago bianco per giorni e mise in allerta la sua gente al villaggio. Dopo tre giorni Zartharyosix atterrò al centro del villaggio e ordinò di parlare con il capo tribù. Kurz si presentò al drago sperando di non essere mangiato..ogni tanto i draghi mangiano i capi tribù per stabilire subito chi è il capo. Il drago, stranamente gentile, sembrava interessato alla cittadella duergar costruita sotto al picco sacro. Se il drago avesse trovato ciò che cercava se ne sarebbe andato. Le porte a protezione della cittadella erano troppo grosse per essere abbattute o aperte e pertanto il drago cercava un'altra via per entrare. Naturalmente il villaggio di coboldi fu pronto a fornire ogni assistenza al drago, mostrando al possente Zartharyosix l'unica altra via d'accesso... un pertugio che scendeva da un bunker di guardia duergar, posto a circa 100 metri dalle porte (lo stesso tunnel usato in seguito dagli eroi del Vestland per entrare a Sapphiredge). Kurz ed alcuni coboldi scesero per il tunnel (operazione che Kurz aveva già compiuto in passato) ed aprirono le porte. Ciò che accadde in seguito però nessuno se lo aspettava. Sapphiredge non era disabitata! Alcuni temibili mostri (dei beholder con i loro sgherri) occupavano la cittadella e la battaglia che seguì porto alla sconfitta del drago che abbandonò la battaglia. Le porte furono richiuse e questo fece infuriare il drago che se la prese... coi i coboldi, rei di non aver attaccato in massa le aberranti creature del sottosuolo. Zartharyosix aveva pienamente ragione, Kurz non aveva utilizzato la sua gente per una guerra alla quale non era interessato, anzi sperava che il drago bianco facesse una brutta fine, purtroppo però aveva fatto male i calcoli. Si assunse ogni responsabilità e andò dal drago senza fare più ritorno. Al villaggio, al suo posto, si presentò un altro coboldo Akatrask, il quale con l'inganno convinse i coboldi di essere figlio di Kurz e di essere riuscito a fare un patto col drago, Kurz sarebbe rimasto prigioniero del drago per garantire con la sua vita la collaborazione del villaggio. Akatrask, legittimo successore di Kurz, avrebbe fatto da intermediario tra il drago e il villaggio. I mesi passarono senza che le incursioni dei coboldi nella cittadella dessero risultati, il drago era sempre più impaziente e nervoso, Akatrask sempre più violento e prepotente, fino a che arrivarono al picco 5 avventurieri... il resto di questa storia in parte la conoscete e parte da qui.
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